Stato etico: differenze tra le versioni
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Questo ruolo di fine supremo e arbitro assoluto dello Stato può coprire l'intera durata di una vita umana, ma è comunque solo un momento temporaneo di passaggio nei ''[[Lineamenti di filosofia del diritto]]'' ([[1820]]).
Lo Stato è infatti l'ultimo momento dello [[Fenomenologia dello spirito#Spirito_oggettivo|Spirito oggettivo]], ed è poi superato dai tre momenti dello [[Fenomenologia dello spirito#Spirito_assoluto|Spirito assoluto]], sintesi di [[Fenomenologia dello spirito#Spirito_soggettivo|Spirito soggettivo]] e di Spirito oggettivo: l'arte, la religione e la filosofia.
Nello Stato etico si realizza la fusione
Lo Spirito oggettivo, che si sostanzia dapprima nel singolo individuo (nella coincidenza fra diritto privato e dovere morale), si realizza nella famiglia, nella società civile e infine nello Stato. Lo Stato è infatti la sintesi di famiglia e di società civile. Nello Stato, secondo Hegel, il singolo individuo trova la propria "oggettività", "verità"ed "eticità". In proposito Hegel afferma: "Poiché lo Stato è spirito oggettivo, l'individuo esso medesimo ha oggettività, verità ed eticità soltanto in quanto è componente dello Stato".<ref>{{Cita libro|titolo=Hegel, op. cit}}</ref>
Hegel contrappone non tanto all'istituzione familiare tradizionale la libertà del singolo,
Dopo la celebre critica di Karl Popper, lo Stato etico è considerato l'emblema della "società chiusa", in contrapposizione allo Stato di diritto, che è proprio della "[[società aperta]]".
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