Bibbia: differenze tra le versioni

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Il Nuovo Testamento, facente parte della sola Bibbia cristiana, redatto originariamente in [[lingua greca|greco]] con numerosi [[semitismi]], è composto dai quattro [[Vangeli]] : Matteo, Marco, Luca, Giovanni; dalle [[Lettera apostolica|lettere apostoliche]] (21 libri), dagli [[Atti degli Apostoli]] (1 libro) e dall'[[Apocalisse di Giovanni|Apocalisse]] (1 libro), per un totale di 27 scritti. Tra le diverse confessioni cristiane (cattolica, ortodossa, protestante) c'è un sostanziale accordo sul numero e l'ordine dei libri del Nuovo Testamento, con la sola differenza che per i luterani gli ultimi libri sono i deuterocanonici neotestamentari: Ebrei, Giacomo, Giuda e Apocalisse, separando Ebrei dal corpus paolino e Giacomo e Giuda dalle lettere cattoliche. Non è così invece per il Vecchio Testamento, dove la canonicità di alcuni libri non è riconosciuta dalle chiese protestanti e da alcune altre confessioni.
 
== Generi letterari ==
Sesso
La Bibbia contiene [[genere letterario|generi letterari]] diversi fra loro. Non è casuale che la parola di origine (''biblia'') sia un plurale per indicare questa varietà di generi letterari.
In precedenza la trasmissione degli avvenimenti era orale e rischiava di disperdersi. In particolare si intrecciano insieme due tradizioni orali, quelle del nord e del sud della [[Palestina]]; non è trascurabile neanche l'influenza delle culture orientali con cui vennero a contatto i primi scrittori in terra [[Babilonia|babilonese]].
 
I generi letterari presenti all'interno dei libri biblici possono essere ricondotti, con larghe approssimazioni, ai seguenti:
* ''genere storico'': si tratta dei testi che forniscono descrizioni contestualizzate storicamente di persone o eventi. La effettiva attendibilità storica di tali narrazioni è variegata. Per esempio, i primi 11 capitoli della [[Genesi]] che descrivono la creazione del mondo fino ad [[Abramo]] (inizio II millennio a.C.) sono dalla maggioranza degli esegeti cristiani unanimemente interpretati come simbolici (racconto creazione, peccato originale, diluvio...). Anche nei romanzi ellenisti dei deuterocanonici [[Libro di Tobia|Tobia]] e [[Libro di Giuditta|Giuditta]] oltre che per il canonico [[Libro di Ester|Ester]] la contestualizzazione storica funge solo da cornice per narrazioni con precisa finalità teologica, anche se sul libro di Ester non tutti sono concordi nell'esprimere tale giudizio<ref>''Commentary on the Old Testament'' di C.F.Keil e F.Delitzsch, 1973, volume III, Ester pp.322-324</ref><ref>''Zeitschrift fur die alttestamentliche Wissenschaft'', 1940/41, vol.58, pp.243, 244; 1942/43, vol.59, p.219</ref>. Al contrario, {{Citazione necessaria|i libri che presentano intenti storici veri e propri ([[Libri di Samuele|Samuele]], [[Libri dei Re|Re]],}} [[Libri dei Maccabei|Maccabei]], le narrazioni evangeliche e Atti) forniscono informazioni che, nell'insieme, raramente risultano in contrasto con le fonti del tempo extra-bibliche. Per le storie dei patriarchi ([[Abramo]], [[Isacco]], [[Giacobbe]]-[[Israele]], [[Giuseppe]]) contenute in [[Genesi]], gli [[Storia delle religioni|storici delle religioni]] sono oggi unanimemente d'accordo nel ritenerle delle pure finzioni narrative prive di alcun valore storiografico<ref>{{q|The quest for the historical Moses is a futile exercise. He now belongs only to legend|[[John Van Seters]]. ''Moses'' in ''Encyclopedia of Religions'' vol.9. New York, MacMillan, 2005, pag.6199}}{{q|I tre periodi più antichi, invece, dall'età detta dei Patriarchi (da Abramo, il più antico antenato, a Giuseppe) all'età "mosaica" alla Conquista e poi al tempo dei Giudici, sono certamente finzioni bibliche.|[[Cristiano Grottanelli]]. ''La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]). Bari, Laterza, 2007}}
{{q|Alla storicità delle figure dei Patriarchi, e dei relativi racconti che troviamo nella ''Genesi'', nemmeno gli studiosi più tradizionalisti credono più; l'Esodo dall'Egitto, la marcia attraverso il deserto e la conquista della Palestina (la "terra di Canaan") sono oggi negati da alcuni studiosi, mentre coloro che accettano una qualche credibilità storica non sono d'accordo fra loro quanto alla datazione, alla portata e al contesto degli eventi che propongono di collegare al racconto biblico dell'''Esodo'' e dei libri connessi e del libro dei ''Giudici''|[[Cristiano Grottanelli]]. ''La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]). Bari, Laterza, 2007}} {{q|Nel corso degli ultimi due secoli la critica biblica ha dapprima smantellato la storicità della creazione e del diluvio, poi quella dei Patriarchi, (poi sempre seguendo l'ordine cronologico) quella dell'Esodo e della conquista, di Mosè e di Giosuè, del periodo dei Giudici e della "Lega delle 12 tribù" arrestandosi per al regno unito di Davide e Salomone considerato sostanzialmente storico [...] La più recente critica al concetto stesso di regno unito ha messo in crisi totale il racconto biblico.|[[Mario Liverani]]. ''Oltre la Bibbia'', Bari, Laterza, 2009, pag.VII-VIII}}</ref>.
* ''genere legislativo'': include i testi normativi in ambito sociale o religioso, particolarmente presenti all'interno della [[Torah]] (p.es. [[Levitico]] è un libro interamente legislativo).
* ''genere profetico'': riguarda gli oracoli profetici, vale a dire esortazioni morali pronunciate da uomini che si presentavano come inviati di Dio. Tali esortazioni sono sempre rivolte a destinatari ben definiti (re, singoli individui, determinate comunità credenti, il popolo nel suo insieme) che, con la loro condotta, si sono allontanati dalla retta via. Anche le esortazioni (o [[parenesi]]) presenti nelle epistole neotestamentarie possono essere avvicinate al genere profetico. Vedi [[Profeta (ebraismo)]].
* ''genere apocalittico'': include testi simbolici e razionalmente spesso incomprensibili aventi la finalità di mostrare il vittorioso e definitivo disegno di Dio sulla storia. Appaiono in periodo di forte incertezza della comunità credente, originata da persecuzioni politiche che potevano portare i fedeli a sentirsi abbandonati da Dio. I libri di [[Daniele (profeta)|Daniele]] e [[Apocalisse]] raccolgono la quasi totalità dei testi apocalittici. Circa Apocalisse in particolare, pertanto, essa non va vista come una descrizione di ciò che sarebbe dovuto accadere in un futuro remoto, ma come la rassicurazione alla Chiesa di allora, ferocemente perseguitata dall'imperatore romano {{Citazione necessaria|[[Domiziano]]}}, che il Risorto avrebbe avuto l'ultima parola.
* ''genere sapienziale'': in tale ampia categoria vengono inclusi tutti i testi che non rientrano nelle precedenti. Include preghiere (p.es. [[Salmi]]), poemi erotici (p.es. [[Cantico dei cantici]]), [[Libro delle Lamentazioni|lamentazioni]] (libro omonimo), meditazioni o proverbi sapienziali di vario genere ([[Qoelet|Ecclesiaste]], [[Libro dei Proverbi|Proverbi]], [[Giobbe]]). La Bibbia costituisce anche una rappresentazione dei diversi aspetti anche delle ''conoscenze pratiche'' dei vari secoli. Espressione di una civiltà pastorale ed agricola contiene una rappresentazione della cultura agronomica dell'epoca:<ref>Antonio Saltini Conoscenze agronomiche nei libri della Bibbia [http://www.itempidellaterra.org/old/wiki/Agronomiabibbia.mht Rivista I tempi della terra] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160310035702/http://www.itempidellaterra.org/old/wiki/Agronomiabibbia.mht |date=10 marzo 2016 }}</ref>
 
== Messaggio teologico ==