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Le zanne del narvalo furono portate in [[Europa]] dai [[Vichinghi]] e dalle popolazioni [[siberia]]ne. Alcuni storici ritengono che una importante fonte di ricchezza dell'[[Islanda]] in epoca vichinga fosse proprio questo pregiato prodotto, richiesto in tutta Europa (nella [[Basilica di San Marco]] a [[Venezia]], per esempio, si conservano tre zanne di narvalo)<ref>H. Guðmundsson, ''Um haf innan. Vestrænir menn og Íslensk menning á miðöldum'' (trad. it.: "Intorno al mare interno. Gli uomini dell'ovest e la cultura islandese nel medioevo"), Reykjavík, Háskólaútgáfan, 1997</ref>.
Nel Medioevo le zanne di narvalo erano commercializzate come avorio pregiato e perché, se assunte polverizzate, si credeva che potessero neutralizzare i veleni e di aumentare la potenza sessuale maschile. In quel periodo un bicchiere di acqua con polvere di zanna di narvalo era ritenuto una efficaceun’efficace protezione dai nemici. Non è difficile immaginare come il corno attorcigliato di narvalo abbia potuto alimentare la leggenda dell'[[unicorno]]. È probabile che la storia sia stata inventata da commercianti che ben conoscevano l'origine delle zanne e che volevano aumentarne il prezzo. Fu solo verso la metà del [[XVII secolo]] che si affermò la consapevolezza della reale natura dei reperti in questione.
 
== Note ==