Teoria BCS: differenze tra le versioni

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La '''teoria della condensazione "B.C.S."''' (dalle iniziali dei nomi dei suoi ideatori: [[John Bardeen|J. Bardeen]], [[Leon Neil Cooper|L. N. Cooper]] e [[John Robert Schrieffer|J. R. Schrieffer]]) è stata una delle prime teorie microscopiche proposte per spiegare la [[superconduttività]], e risale al [[1957]].
Descrive la superconduttività sostanzialmente come un effetto [[meccanica quantistica|quantistico]] di condensazione delle [[coppia di Cooper|coppie di Cooper]], che in questo modo si comportano come un insieme di [[bosone (fisica)|bosoni]].
La teoria è impiegata anche in [[fisica nucleare]], per descrivere l'interazione di accoppiamento tra [[nucleone|nucleoni]] in un [[nucleo atomico]].
 
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==Storia==
Nel [[1935]] era stata proposta dai fratelli [[Fritz London|F. London]] e [[Heinz London|H. London]] una prima teoria fenomenologica della [[superconduttività]], riassunta nelle [[equazioni di London]].
Nel [[1948]] F. London<ref>F. London, On the Problem of the Molecular Theory of Superconductivity, Phys. Rev. '''74''', 562-573 (1948)</ref> propose che le equazioni di London potessero essere una conseguenza della [[Coerenza (fisica)|coerenza]] di uno [[stato quantico]]. Nel 1950 viene sviluppata la [[Teoria di Ginzburg-Landau|teoria di Ginzburg–Landau]]<ref>V.L. Ginzburg and L.D. Landau, ''Zh. Eksp. Teor. Fiz.'' '''20''', 1064 (1950). Traduzione inglese: L. D. Landau, Collected papers (Oxford: Pergamon Press, 1965) p.&nbsp;546</ref>, basata sulla teoria di Landau delle [[transizione di fase|transizioni di fase]] del secondo ordine.
Una transizione di fase è detta del secondo ordine senon richiede èun senzaapporto di [[calore latente]], ma edsi hamanifesta solo concome un'anomalia nel [[calore specifico]].
Da un punto di vista sperimentale era evidente che la transizione superconduttrice fosse del secondo ordine.
Nello stesso anno veniva scoperto il cosiddetto effetto isotopico, cioè veniva trovato con sufficiente precisione che la temperatura critica dei vari [[isotopo|isotopi]] del [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]] diminuiva con l'inverso della radice quadrata del [[numero di massa]] dei vari isotopi<ref name=maxwell1950>E. Maxwell, Phys. Rev. '''78''', 477, (1950)</ref>,<ref name=Rey>C. A. Reynolds, B. Serin, W. H. Wright, and L. B. Nesbitt, Phys. Rev. '''78''', 487, (1950)</ref>.
Nel 1953 B. Pippard, basandosi su risultati sperimentali, propose che le equazioni di London dovessero tenere conto di nuovo parametro di scala la [[lunghezza di coerenza superconduttrice]]. Successivamente
J. Bardeen fece notare<ref>J. Bardeen, Theory of the Meissner Effect in Superconductors, Phys. Rev., '''97''' 1724–172 (1955)</ref> che se vi era un tale parametro di scala era necessario introdurre una teoria con un salto energetico. Tale salto energetico venne spiegato l'anno successivo da L. N Cooper<ref>L. N. Cooper, [https://prola.aps.org/abstract/PR/v104/i4/p1189_1|Bound Electron Pairs in a Degenerate Fermi Gas], Phys. Rev. '''104''', 1189–1190 (1956)</ref> mediante stati legati di elettroni