Bože, Zarja chrani!: differenze tra le versioni

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La nuova versione dell’inno venne suonata per la prima volta il 18 dicembre 1833 col nome di “''preghiera del popolo russo''” e divenne ufficialmente l’inno dell’Impero l’anno dopo.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.aif.ru/society/history/1065102|titolo=«Боже, Царя храни». Как появился российский монархический гимн|autore=Андрей Сидорчик|sito=www.aif.ru|accesso=2017-09-13}}</ref>
 
Molti musicisti russi fecero uso del suo tema musicale nelle proprie composizioni: [[Pëtr Il'ič Čajkovskij]], per esempio, la inserì nell'[[Ouverture 1812]] (in un momento in cui vengono usati anche dei cannoni a salve), nella ''[[Marcia Slava]]'' e nella sua ''ouverture'' sull'[[inno nazionale danese]]. Durante l'[[Unione Sovietica|era sovietica]] l'inno fu proibito, ne fu impedita anche la riproduzione su vinile inoltre nelle sopracitate opere liriche le autorità ne imposero la modifica inserendo melodie patriottiche in sostituzione di "Dio Salvi lo Zar!".
 
Dopo il crollo dell'URSS vi sono stati dei dibattiti su una possibile reintroduzione dell'inno, con un testo modificato per le esigenze di una repubblica federale. Nel 1998 il poeta [[Aleksandr Borisovič Gradskij|Aleksandr Gradskij]] propose un nuovo testo, nel quale, invece di pregare per la salvezza dello zar, si invocava la salvezza del popolo e della [[Madre Russia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.gradsky.com/txt/022.shtml|titolo=Гимн - Александр Градский|sito=www.gradsky.com|accesso=2017-09-14}}</ref>. Sotto le varie presidenze di Putin e dopo la canonizzazione dell'ultimo [[zar]] [[Nicola II di Russia|Nicola II]] nel 2000, l'inno ha via via recuperato una certa notorietà e viene spesso suonato nelle commemorazioni pubbliche tanto che la gente si alza in piedi quando viene eseguito. Non è escluso per il futuro che un eventuale ritorno della monarchia in Russia possa vedere anche il ritorno di ''Dio salvi lo Zar'' come inno nazionale.