Paolo Caccia Dominioni: differenze tra le versioni

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Conosciuta nel [[1953]] la moglie ''Elena Sciolette'', Paolo Caccia Dominioni tornò in Italia nel [[1958]], lasciando le redini della missione a [[Renato Chiodini]] pur continuando la supervisione del sacrario di Quota 33 con frequenti visite in Egitto.
 
Dal [[1962]] in poi, anche in seguito alla pubblicazione del libro ''[[Alamein 1933-1962'']] che vinse il [[Premio Bancarella]], Paolo Caccia Dominioni svolse un'intensa attività progettistica di sacrari e cappelle commemorative dei caduti italiani della [[Seconda guerra mondiale]], unita ad una fertile attività letteraria e illustrativa attorno alle proprie vaste esperienze belliche, che gli fruttò diversi premi e riconoscimenti (tra i quali il San Valentino d'oro della Città di [[Terni]]).
 
È da segnalare che Paolo Caccia Dominioni, che parlava correntemente tedesco, francese, inglese, arabo, continuò la sua attività di progettista e scrittore anche in tarda età fino alla morte, sopraggiunta all'[[Policlinico militare Celio|ospedale militare del Celio]] all'età di 96 anni nel [[1992]].