Denis Verdini: differenze tra le versioni

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Dopo il [[Referendum costituzionale del 2016 in Italia]] vinto dal fronte del NO, il [[Governo Renzi]] si dimette e il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Sergio Mattarella]], dopo aver avviato un veloce giro di consultazioni, incarica il [[Ministro degli esteri]] [[Paolo Gentiloni]] di formare un nuovo esecutivo. Il premier incaricato accetta con riserva, avviando le sue personali consultazioni, e il 12 dicembre [[2016]] stila la lista dei ministri che porta al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]]. Nella lista non sono presenti esponenti del movimento politico di Verdini il quale, insieme all'ex [[Vice ministro]] al [[Ministero dell'economia e delle finanze]] [[Enrico Zanetti]], non voterà la fiducia al nascente [[Governo Gentiloni]].
 
Il 26 ottobre [[2017]] Verdini e il suo gruppo, insieme alla maggioranza e a parte del centro-destra, vota a favore del [[Legge elettorale italiana del 2017|Rosatellum]], la nuova legge elettorale.<ref>[http://www.lastampa.it/2017/10/26/italia/politica/oggi-il-voto-finale-al-senato-sulla-legge-elettorale-renzi-non-ci-sar-una-maggioranza-con-verdini-3jdL8P7JfqeWkeeBsnxaXL/pagina.html Ok finale del Senato, il Rosatellum bis è legge. Verdini: merito nostro. Grasso lascia il gruppo Pd]</ref>
 
Alle [[Elezioni politiche italiane del 2018|elezioni politiche del 4 marzo 2018]] si candida come leader della lista "[[Partito Repubblicano Italiano]] - [[Alleanza Liberalpopolare-Autonomie|ALA]]", tuttavia non ricandidandosi più in Parlamento.<ref>[http://www.today.it/politica/elezioni/politiche-2018/liste-simboli-nomi.html www.today.it]</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/01/14/verdini-resuscita-il-pri-e-candida-i-suoi-fedelissimi08.html|titolo=Verdini resuscita il Pri e candida i suoi fedelissimi|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|autore=Massimo Vanni|data=14 gennaio 2018|accesso=28 febbraio 2018}}</ref>