Istituto nazionale di astrofisica: differenze tra le versioni

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L'INAF viene creato, come ente di ricerca non strumentale ad ordinamento speciale, con il decreto legislativo n.296 del 23 luglio 1999 e raggruppa i 12 Osservatori Astronomici distribuiti sul territorio, con sede a Roma<ref>{{Cita web
|url=http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0098Normat/2060Istitu.htm
|titolo=Istituzione dell'Istituto nazionale di astrofisica (INAF)|autore=|editore=[[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale 26 agosto 1999  n.200]]|data=|accesso=9 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190422142320/http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0098Normat/2060Istitu.htm |dataarchivio=22 aprile 2019|urlmorto=no}}</ref>. Presidente fino al 2003 è il professor G. Setti<ref name="iasf">{{Cita web|url=https://www.iasf-milano.inaf.it/it/history/|titolo=La storia dello IASF|autore=A cura di D. Maccagni e G. Villa|editore=INAF|data=|accesso=26 novembre 2019}}</ref>.
 
Nel Gennaio 2002 a seguito di una profonda ristrutturazione del [[CNR]], i quattro Istituti IFC Milano, ITESRE Bologna, IAS Roma e IFCAI Palermo divennero un solo Istituto, lo IASF (Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica) con sede a Roma presso il "vecchio" IAS e tre Sezioni distaccate a Milano, Bologna e Palermo. Direttore dello IASF unificato fu nominato Gabriele Villa<ref name="iasf" />.