Carta Atlantica: differenze tra le versioni
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Nacque in tal modo la Carta Atlantica, resa pubblica il 14 agosto. Si trattava di un accordo riservato alle due potenze [[anglosassoni]] contenente alcune enunciazioni riguardanti i principi secondo i quali i due interlocutori anticipavano la condizione futura delle relazioni internazionali. La Carta fu divisa in diversi punti.
Nella prima parte si affermava che i firmatari non cercavano ingrandimenti territoriali e non desideravano alcun mutamento [[geopolitico]] contrario ai desideri ed alle aspirazioni dei popoli, questo però conteneva di per se un'incongruenza di sostanza in quanto il [[Regno Unito]] prima potenza coloniale
Churchill, convinto imperialista, riteneva fondamentale mantenere l'[[Impero britannico|Impero]] così com'era, con l'obiettivo di assicurare prosperità e influenza per il Regno Unito.
Per il nome stesso riservatole, la Carta Atlantica rappresentava una sorta di provocazione per l'[[Urss]]. [[Stalin]] vide nell'incontro un'indebita estromissione dell'[[Unione Sovietica]] rispetto ai problemi che andavano sorgendo nell'ambito degli equilibri internazionali. Va inoltre tenuto presente che la Carta, e maggiormente i negoziati che la precedettero, delinearono per l'[[Impero britannico]] il crollo di ogni residua speranza di confermarsi la prima grande potenzia mondiale. I britannici sarebbero usciti dal [[secondo conflitto mondiale]] ancor più ridimensionati rispetto al rango che avevano al termine del [[Prima guerra mondiale|primo conflitto]] nel [[1918]]. Le redini della [[diplomazia]] internazionale e del controllo dei mercati venivano affidate dall'[[Impero britannico]] agli [[Stati Uniti d'America]]; benché alla fine vittorioso nella guerra il Regno Unito dovette affrontare nel secondo dopoguerra l'inizio del graduale smembramento del suo [[Impero britannico|Impero]] il che coincise con l'effettivo passaggio di consegne con gli Stati Uniti come unica grande potenzia mondiale a cui poteva tener testa solamente l'[[Unione Sovietica]].▼
Successivamente si passava alla dichiarazione di voler "[...] vedere i diritti sovrani e i diritti all'autogoverno resi a tutti coloro che ne erano stati privati con la forza [...]". Si concludeva con l'auspicio che "[...] dopo la distruzione finale della tirannia [[nazismo|nazista]] [...]" potesse sorgere una condizione mondiale dominata da pace e stabilità, obiettivi raggiungibili solo ed esclusivamente attraverso l'abbandono delle azioni belliche come strumento di risoluzione delle controversie tra le nazioni.
▲Per il nome stesso riservatole, la Carta Atlantica rappresentava una sorta di provocazione per l'[[Urss]]. [[Stalin]] vide nell'incontro un'indebita estromissione dell'[[Unione Sovietica]] rispetto ai problemi che andavano sorgendo nell'ambito degli equilibri internazionali. Va inoltre tenuto presente che la Carta, e maggiormente i negoziati che la precedettero, delinearono per l'[[Impero britannico]] il crollo di ogni residua speranza di confermarsi la prima grande potenzia mondiale. I britannici sarebbero usciti dal [[secondo conflitto mondiale]] ancor più ridimensionati rispetto al rango che avevano al termine del [[Prima guerra mondiale|primo conflitto]] nel [[1918]]. Le redini della [[diplomazia]] internazionale e del controllo dei mercati e del primato sul mare venivano affidate dall'[[Impero britannico]] agli [[Stati Uniti d'America]]; benché alla fine vittorioso nella guerra il Regno Unito dovette affrontare nel secondo dopoguerra l'inizio del graduale smembramento del suo [[Impero britannico|Impero]] il che coincise con l'effettivo passaggio di consegne con gli Stati Uniti come unica grande
== Bibliografia ==
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