Storia del caffè nel XIX secolo: differenze tra le versioni
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== Avventurieri francesi in territorio malgascio ==
Nel 1820 una piantagione venne nel frattempo creata nell'[[Île Sainte-Marie]] per opera dell'ufficiale d'artiglieria Jean-Louis Joseph Carayon<ref>{{Cita libro|nome=Gwyn|cognome=Campbell|titolo=David Griffiths and the Missionary “History of Madagascar”|url=https://books.google.it/books?id=Va8yAQAAQBAJ&pg=PA413|accesso=2020-01-01|data=2012-04-03|editore=BRILL|lingua=en|ISBN=978-90-04-19518-9}}</ref><ref>
▲Nel 1820 una piantagione venne nel frattempo creata nell'[[Île Sainte-Marie]] per opera dell'ufficiale d'artiglieria Jean-Louis Joseph Carayon<ref>{{Cita libro|nome=Gwyn|cognome=Campbell|titolo=David Griffiths and the Missionary “History of Madagascar”|url=https://books.google.it/books?id=Va8yAQAAQBAJ&pg=PA413|accesso=2020-01-01|data=2012-04-03|editore=BRILL|lingua=en|ISBN=978-90-04-19518-9}}</ref><ref>[http://www.persee.fr/doc/outre_0300-9513_1974_num_61_222_1737 Biografia e bibliografia]</ref> - a 10 km dalla costa - arrivando ad avere 100.000 piante nel 1824.<ref name="gwyn">{{Cita libro|titolo=An Economic History of Imperial Madagascar, 1750-1895: The Rise and Fall of an Island Empire|nome=Gwyn|cognome=Campbell|editore= Cambridge University Press|anno=2005}}</ref> In quello stesso anno la coltivazione iniziò anche sull'isola maggiore grazie a Julien Gaultier de Rontaunay,<ref>[http://pedagogie2.ac-reunion.fr/lp-rontaunay/historique.htm Qui était Julien de Rontaunay ?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304023451/http://pedagogie2.ac-reunion.fr/lp-rontaunay/historique.htm|data=4 marzo 2016}}</ref> un'importante operatore di [[commercio al dettaglio]] di Mauritius anche se registrato come residente a [[Saint-Denis (Riunione)]].<ref name="gwyn" /> Egli piantò 150.000 alberi a Manajanty, sulla costa orientale<ref name="gwyn" /> e, dopo essere entrato in affari con Jean-Joseph Arnoux,<ref>[https://books.google.it/books?id=7pDNL4apVpgC&pg=PA70 Jean-Joseph Arnoux]</ref> fondò la prima attività commerciale di un qualche spessore nella regione. Diede vita per tale scopo ad una flotta commerciale che nel 1857 consisteva di 19 navi, più 47 noleggiate a tempo determinato.<ref name="gwyn" />
L'avventuriero Jean Laborde,<ref>Beolens B, Watkins M, Grayson M. 2011. ''The Eponym Dictionary of Reptiles''. Baltimore: Johns Hopkins University Press. xiii + 296 pp. {{ISBN|978-1-4214-0135-5}}. ("Laborde", p. 149).</ref> personaggio influente sulla monarchia Merina, impiantò il caffè negli altopiani dell'interno in collaborazione con de Rontaunay, probabilmente intorno al 1840.<ref name="gwyn" />
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=== I coltivatori di caffè si adattano ad una nuova mappa del consumo mondiale ===
Nei primi anni del XIX secolo la
La grande gara avviata tra i paesi dell'[[America meridionale]] contribuì a cambiare la situazione; il rapporto tra [[Marsiglia]] e [[Le Havre]] risultò invertito nel periodo 1858-62 per le importazioni di caffè nel [[Secondo Impero francese]], da una quasi parità ad un volume due volte e mezzo maggiore per Le Havre, che quasi triplicò le proprie entrate grazie innanzitutto all'importante contributo dato dal caffè brasiliano.<ref name="Fabre et al. 1981 p70">Paul Fabre, André Raymond, Robert Mantran, Jean-Louis Miege, Patrick Boulanger, J. Contandriopoulos, Marcel Courdurié, H. Desmet-Gregoire e Louis Pierrein, ''Le café en Méditerranée: Histoire, anthropologie, économie. XVIIIe-XXe siècle''. Institut de recherches et d'études sur le monde arabe et musulman, 1981 ([https://books.google.it/books?id=0eAbCwAAQBAJ&pg=PA70 Presentazione online]; [http://archive.wikiwix.com/cache/20180412062734/https://books.google.com/books?id=0eAbCwAAQBAJ Archivio]), p. 70.</ref>
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=== I ''roaster'' statunitensi ===
Negli anni 1860 l'aumento esponenziale dei percorsi ferrati diede al porto di [[Baltimora]] la possibilità di sviluppare un efficiente servizio di ''[[Clipper (nave)|clipper]]'' in direzione dell'[[Impero del Brasile]];<ref name="heffer">{{cita libro|titolo=Le port de New York et le commerce extérieur américain, 1860-1900|lingua=fr|wikiautore=[[Jean Heffer]]|p=106}}</ref> meglio collegata alla rete ferroviaria la città passò dal 13 al 29% delle importazioni statunitensi di caffè a scapito di
[[File:Coffee_beans2.jpg|miniatura|Grani di caffè sottoposti a [[torrefazione]].]]
Il prezzò raddoppiò tra il 1871 e il 1874 e questo fatto giocò un ruolo meno vantaggioso; New York riuscì a recuperare il terreno perduto fino a giungere alla quasi completa marginalizzazione di Baltimora.<ref name="heffer" /> La [[ferrovia]] consentì anche ad una nuova figura professionale, i "roaster" (torrefatori newyorkesi), di moltiplicare le scorte nei propri magazzini nell'entroterra, lungo la via ferroviaria.
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Il primo di essi fu John Arbuckle che fondò assieme al fratello e allo zio un negozio di alimentari a [[Pittsburgh]] nel 1860 e brevettò 4 anni più tardi una nuova versione della macchina per la tostatura di Jabez Burns, la "torrefazione a cilindro". Nel 1871 decise di concentrarsi su questo nuovo segmento di mercato. Nel frattempo la tassa su caffè e tè, rispettivamente di 4 e 15 cent - creata nel 1861 per finanziare la [[guerra di secessione americana]] e poi aumentata a 5 e 20 cent - si ridusse a 3 e 15 cent nel gennaio del 1871, con un sistema di [[franchising]] nella sua attuazione.<ref name="heffer" />
[[File:Atelier_torréfaction_chocolat_Meunier.JPG|sinistra|miniatura|Macchina da [[torrefazione]] francese della seconda metà del XIX secolo.|215x215px]]
Mentre in precedenza gli statunitensi acquistarono il "caffè verde", Arbuckle cominciò a commercializzare dal 1873 i primi pacchetti di caffè tostato sotto il [[marchio]] "ARIOSA" (A-rbuckle RIO SAntos).<ref name="conv">{{Cita libro|nome=Joseph|cognome=Smith|titolo=Brazil and the United States: Convergence and Divergence|url=https://books.google.fr/books?id=C1gYjs7iu68C&pg=PA24|accesso=2020-01-01|data=2010-11-15|editore=University of Georgia Press|lingua=en|ISBN=978-0-8203-3733-3|p=24}}</ref> Rapidamente vennero istituiti 85 reparti di torrefazione tra New York e
Nella [[West Coast (Stati Uniti d'America)|West Coast]] la città di [[San Francisco]], ben disposta ad acquistare il caffè dall'[[America Centrale]] - più accessibile dalla costa pacifica - divenne il secondo porto d'importazione statunitense; durante i massicci insediamenti nella [[California]] e nelle [[Montagne rocciose]] ebbe circa 28 importatori nel 1900, guidati dai commercianti Haas Bros e Otis McAllister,<ref name="Hukers 1935" /> rispetto ai 99 newyorkesi, i 12 di [[New Orleans]] e i 6 di [[Filadelfia]]<ref name="Hukers 1935" />.
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