Pubblico impiego: differenze tra le versioni
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==Nel mondo==
In tutti i paesi moderni lo [[Stato]], o comunque il complesso delle [[Pubblica amministrazione|pubbliche amministrazioni]], è il datore di lavoro più importante, con una media che varia dal 10-20% della popolazione economicamente attiva; il massimo del 28% della forza lavoro totale si registra in Norvegia e Svezia, mentre il minimo del 5% è segnalato in Corea e Giappone<ref>[http://www.olis.oecd.org/olis/2008doc.nsf/LinkTo/NT00000A16/$FILE/JT03239319.PDF "Employment in government as a % of the labour force (2005)"], ''Employment in government in the perspective of the production costs of goods and services in the public domain'', OECD, 28-Jan-2008, p. 20.</ref>.
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{{vedi anche|Contrattualizzazione del pubblico impiego in Italia}}
Il [[diritto amministrativo]] italiano, comunque, tuttora distingue tra il rapporto di lavoro ed il '''rapporto di servizio''': mentre il primo indica un [[rapporto giuridico]] che implica l'inserimento di una [[persona fisica]] presso un [[ente pubblico]], il secondo considera l'impiego come mezzo ai fini dell'esercizio di una [[funzione pubblica]] e, pertanto, mantiene una specialità di regime giuridico rispetto al diritto del lavoro comune. Tale specialità, quanto al momento costitutivo del rapporto, si esprime secondo le seguenti tipologie
* Rapporto
▲Si concretizza in un rapporto di impiego tra ente e soggetto a tempo indeterminato (rapporto di servizio impiegatizio) che può derivare da un incarico elettivo o onorifico, con durata temporanea (rapporto di servizio onorario).
== Note ==
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