Barletta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Melefabrizio (discussione | contributi)
m →‎Altri sports: nel dubbio di enciclopedicità wikifico
Precisazioni
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 115:
[[File:TabulaPeutingeriana - Bardulos.jpg|miniatura|''Bardulos'' nella ''Tabula Peutingeriana'']]
Il primo nome della città è stato ''Barduli'', che appare nella ''Tavola Peutingeriana'' nella forma dell'[[accusativo]] ''Bardulos''. Il [[toponimo]], secondo un'ipotesi ottocentesca,<ref>Francesco Costantino Marmocchi, ''Dizionario di geografia universale'', volume I parte II, Torino 1858, pp. 893-894, che cita a sua volta Nicola Corcia (''Storia delle Due Sicilie dall'antichità più remota al 1789'') come il primo a formulare questa ipotesi</ref> sarebbe derivato dal nome della popolazione transadriatica che, intorno al [[IV secolo a.C.]], era approdata sulle coste barlettane: i [[Bardei]].
 
Popolo di contadini e occasionalmente di pirati, i Bardei entravano spesso in conflitto con i popoli vicini, soprattutto con gli Autariati e i Macedoni. Sotto la guida del loro capo Bardili, i Bardei si allearono con le altre genti illiriche per opporsi al re Filippo II di Macedonia, rimediando nel 358 a.C. una pesante sconfitta, ove perirono settemila illiri.
 
Nel 336 a.C.  con la morte di Filippo II, il figlio di Bardili, Clitos, insieme a Glaucia re dei Taulanzi, mosse guerra contro i Macedoni, convinto di poter avere la meglio sul giovane re Alessandro che questa volta costrinse i Bardei alla fuga verso la costa dalmata. Qui i superstiti dell'esercito bardeo, temendo la vendetta macedone, si imbarcarono alla volta delle coste dell'Apulia, a sud del fiume Ofanto. Secondo un'ipotesi ottocentesca avrebbero fondato l'insediamento di Bardulos (oggi Barletta).
 
Durante l'[[Alto Medioevo]] la denominazione subì una nuova modifica, diventando ''Baruli'' (pl.) o ''Barulum'' (sing.). In volgare pugliese latinizzato, la città era detta ''Varolum'' o ''Varletum'', forma che ricorda il nome della città in dialetto barlettano, ossia ''Varrètte<nowiki>'</nowiki>'' (femm. sing.). Solo a partire dall'XI secolo la città è stata chiamata con l'attuale denominazione di ''Barletta''.<ref>{{cita libro| Renato | Russo | Barletta. La storia | 2004| Rotas | Barletta |p= 40}}</ref> Tuttavia, nel [[Decameron]] di [[Giovanni Boccaccio]] (metà del XIV secolo), la città è ancora detta ''Bàrolo'' (Giornata nona, Novella decima).<ref>Donno Gianni ad istanzia di compar Pietro fa lo 'ncantesimo per far diventar la moglie una cavalla; e quando viene ad appiccar la coda, compar Pietro, dicendo che non vi voleva coda, guasta tutto lo 'ncantamento.</ref>