Hapax legomenon: differenze tra le versioni
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Anche in [[Catullo]], celeberrimo autore tardo-repubblicano conosciuto soprattutto per i suoi [[Carme (poesia)|carmi]] erotico-amorosi, è stato riconosciuto l'uso di ''hapax legomena'': si pensi al diminutivo ''solaciolum'' (carme 2, v. 7), traducibile in italiano con "piccolo conforto", con cui il poeta designa il grazioso passero dell'amata [[Lesbia]].
greco ''σταμνός'' ("brocca") e il latino ''stamen'' ("filo"), traducibile con "diverse brocche di vino", il termine ''baliscus'' (42, 1), formazione ibrida da ''balneum'' con l'aggiunta del suffisso diminutivo greco -ισκος, che si traduce con "bagno", il termine ''penthiacum'' (47,10), foggiato su [[Penteo|Pentheus]], il mitico re di [[Tebe (Grecia)|Tebe]], e traducibile con "spezzatino", e ''bonatus'' (74,16), probabilmente da connettersi con ''bovinator'', che in [[Lucilio]] è sinonimo di ''tergiversator'' (cfr. [[Gellio]] 11,7,9), e quindi forma [[Sincope (linguistica)|sincopata]] del sostantivo ''bovinatus, - us'' ("tergiversazione"). Secondo un'interpretazione corrente, invece, il termine sarebbe una derivazione da ''bonus'' e, pertanto, si tradurrebbe con "bonaccione".
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