Sessa (famiglia): differenze tra le versioni
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Durante quegli anni Bonizone e suo figlio Landolfo, che il padre fece nominare Arcivescovo, accentrarono nelle loro mani il potere, mettendo a capo di feudi figli, nipoti e alleati, prima di essere rovesciati da una rivolta popolare.<ref>F. Bagatti Valsecchi - F. Calvi, ''Famiglie Notabili Milanesi'', Forni, Bologna 1969, Tav. 1°, Carcano</ref>
In merito alla discendenza di Bonizone da Carcano il cronachista [[Goffredo da Bussero]], vissuto a [[Milano]] tra il XIII e il XIV secolo sotto la signoria viscontea, scrisse: {{citazione|Nell'Anno del Signore 980 Bonizone da Carcano signore di Milano aveva quattro figli: rese il primo, Landolfo, arcivescovo di Milano; il secondo divenne il primo dei Capitanei di Carcano, il quale ebbe a sua volta due figli: dal primo discesero i Capitanei di Carcano e quelli di Parravicino, dal secondo figlio quelli di Sessa e di Luino...}}
Secondo la cronaca, Bonizone da Carcano sarebbe il capostipite non solo delle famiglie Carcano, Parravicini, Sessa e Luini, ma anche delle famiglie Castelletti, Pirovano, Mesenzana, Caspani e ''de Casternago''.<ref>L. Grazioli, ''La cronaca di Goffredo da Bussero'' in ''Archivio Storico Lombardo'', XXXIII (1906), fasc. X, pag. 236</ref> L'araldica
Per quanto riguarda i Sessa, la prova risiede in un atto notarile del luglio 1263 dove si dice che un ''Pietro de Sexa'', avo dei ''de Sexa'' viventi nel 1263 e capostipite del ceppo ''Sessa di Valtravaglia'', aveva concesso dei prestiti al comune di [[Grantola]] fra il 1223 e il 1227: tale Pietro, ''condomino'' del [[Castello d'Albio|castello di Sessa]], compare in altre parti del documento anche come ''Pietro de Carcano'' e viene detto figlio di un ''Amizone de Carcano'', nonché padre di un ''Amizone de Sexa''.<ref>''Gli atti del comune di Milano nel secolo XIII'', a cura di F. Baroni, R. Perelli Cippi, Ferraris, Alessandria 1987, II.II (1263 - 1276), pp. 376-389</ref>
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