Adam Elsheimer: differenze tra le versioni

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In quegli stessi anni si interessò ai contrasti luministici delle opere del [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] e ai paesaggi di ispirazione classica di [[Annibale Carracci]], e del [[Domenichino]], in modo da indirizzare la sua pittura verso composizioni di ampiezza monumentale, come nel paesaggio con l'''Aurora'', ora a [[Braunschweig]] nell'Herzog-Anton-Ulrich Museum, dove a una realtà idilliaca si mescolano motivi che si potrebbero definire romantici.
 
Scrive [[Marco Chiarini]]: «Nella sua pittura avvertiamo infatti che l'elemento essenziale e caratterizzante è quello della comunione natura-uomo che ha sempre contraddistinto la pittura nordica». Si può oggi aggiungere che un'altra caratteristica è la ricerca del tema dotto, interpretabile solo da committenti e conoscitori di grande cultura, che si ritrova in opere come "il''Il Contento", del 1606-1607, oggi conservato nella National Gallery di [[Edimburgo]], tratto da un romanzo picaresco allora appena tradotto in Italia; e soprattutto nel cosiddetto "''Tabernacolo di Francoforte"'', una sorta di piccolo polittico, formato da sette scomparti di varie grandezze, che raffigura "il Ritrovamento e la Venerazione della Vera Croce". Tale opera, oggi ricostruita nello Staedel Museum di [[Francoforte sul Meno|Francoforte]] nella forma che aveva quando era nella collezione dei [[Medici]] a Firenze a inizio Seicento, si riallaccia al tema del ritrovamento delle reliquie dei Martiri tanto sentito nella Roma del Cardinal [[Sfondrato]] a inizio secolo; non ne conosciamo il primo committente.
 
Del [[1609]] è il paesaggio notturno con la ''[[Fuga in Egitto (Elsheimer)|Fuga in Egitto]]'' ora conservato all'[[Alte Pinakothek]] di [[Monaco di Baviera|Monaco]], considerato il suo capolavoro, ove si ha la prima rappresentazione pittorica conosciuta della [[Via Lattea]]; un fatto che ha fatto ipotizzare a molti critici che Elsheimer potesse essere venuto a conoscenza "in contemporanea" delle prime osservazioni di [[Galileo Galilei|Galileo]], forse anche per il tramite dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]].