Metro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 22:
[[File:Kilometre definition.svg|thumb|upright=0.9]]
Il termine "metro" deriva dal greco “metron” che significa misura. Fu ripreso nel [[1675]] da [[Tito Livio Burattini]], che propose una delle prime definizioni basate sulla lunghezza di un [[pendolo]] che batte il [[secondo]] (il periodo per lui era una oscillazione completa in un solo senso). Tutte le ridefinizioni non hanno cambiato sostanzialmente i valori del secondo e del metro: siccome poi l'[[accelerazione di gravità]] terrestre in effetti non è cambiata in modo apprezzabile da allora, risulta che anche oggi il semi-[[Periodo (fisica)|periodo]] di un pendolo da un metro (in un [[sistema inerziale]]) vale circa un [[Secondo|s]], a meno di una variazione di qualche punto percentuale che dipende della località sulla Terra in cui siamo.<ref>{{cita web | url=http://www.roma1.infn.it/~dagos/history/sm_sunto.html | titolo=Perché il metro batte il secondo? | accesso=22 ottobre 2010}}</ref>
La scelta del [[pendolo]] non è una idea originale di Burattini: almeno da qualche decennio [[Galileo]] aveva indagato il suo moto, e già nel 1660 la [[Royal Society]] aveva proposto di legare le unità di tempo e lunghezza tramite pendoli con precise oscillazioni di tempo, su suggerimento di [[Huygens]] e di [[Ole Rømer|Rømer]].
 
La prima definizione del metro come unità di misura ufficiale di una nazione viene fatta risalire al [[1791]], quando l'[[Accademia delle scienze francese]] decise di definire l'unità basandola in modo per allora rivoluzionario sulle dimensioni della [[Terra]] intera. Il metro venne definito come 1/10&nbsp;000&nbsp;000 della distanza tra [[polo nord]] ed [[equatore]], lungo la superficie terrestre, da calcolare ovviamente sul [[meridiano di Parigi]]. Il 7 aprile [[1795]] la nuova [[Repubblica Francese]] adottò quindi il metro come unità di misura ufficiale, seguita da altri paesi europei alleati. In Italia per esempio il metro venne introdotto da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] durante la [[Campagna d'Italia (1796-1797)|campagna d'Italia]] del [[1796]]. Da allora, nonostante svariate resistenze politiche, esacerbatesi durante il [[Congresso di Vienna]], il metro comunque non abbandonò più la penisola italiana, anche se venne adottato dagli stati italiani restaurati con tempi e percorsi diversi.<ref>{{Cita libro|autore = Emanuele Lugli|titolo = Unità di misura. Breve storia del metro in Italia|anno = 2014|editore = Il Mulino|città = Bologna}}</ref>