Polyplacophora: differenze tra le versioni

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I poliplacofori sono un gruppo antico, esistente già nel [[Cambriano]] con 430 forme fossili identificate,<ref>Puchalski, S., Eernisse, D.J., Johnson, C.C., 2008. ''The effect of sampling bias on the fossil record of chitons (Mollusca, Polyplacophora)''. American Malacological Bulletin. 25, 87–95.</ref> e sopravvissuto fino ai giorni nostri con circa 940 specie marine,<ref>Schwabe, E., 2005. ''A catalogue of recent and fossil chitons (Mollusca: Polyplacophora) addenda''. Novapex 6, 89–105.</ref><ref>Stebbins, T.D., Eernisse, D.J., 2009. ''Chitons (Mollusca: Polyplacophora) known from benthic monitoring programs in the Southern California Bight''. The Festivus 41, 53–100.</ref> tipiche di ambienti intertidali, ove resistono alla violenza delle onde grazie al piede che esercita una funzione di potente ventosa ed alla forma appiattita. Il grande piede muscoloso che fa salda presa sulle rocce, il perinoto flessibile e le piastre articolate permettono a questi molluschi di piegarsi ed ancorarsi fortemente adattandosi ad ogni asperità ed irregolarità della roccia.
 
Il tubo digerente è lungo e forma delle anse, ed è presente un [[epatopancreas]]. Il cuore, costituito da un ventricolo mediano e da due atrii laterali, è circondato da una cavità pericardica indipendente dalla gonade. L'escrezione è affidata a due metanefridi laterali e solitamente ramificati, in rapporto con la cavità pericardica e che terminano a livello della settima piastra con una o due aperture nefridiali. Il sistema nervoso è cordonale; da un cingolo periesofageo si dipartono quattro cordoni longitudinali, due mediali e due laterali.
 
Sulle piastre si trovano numerosissimi piccoli pori colmati da cellule di natura sensoriale (esteti), comunicanti fra loro attraverso fibrille nervose. La bocca presenta organi gustativi.