Display a cristalli liquidi: differenze tra le versioni

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→‎Tempi di risposta bianco-nero, grigio-grigio, tempo percepito ed effetto scia: Rarissimo no: si pensi a un video che ritrae dei panda, o una maglia bianconera, ecc.
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Il cosiddetto "effetto scia" che spesso viene attribuito ai pannelli LCD è in realtà ormai solo in parte riferibile al tempo di risposta dei "cristalli liquidi": in parte è infatti da imputarsi al [[fenomeno phi]], cioè dipende dalla fisiologia dell'occhio umano. Infatti, la percezione dell'effetto scia è anche legata al fatto che i pannelli LCD mantengono l'immagine fra un frame e l'altro e sono retroilluminati in continuo, a differenza di un tradizionale [[tubo a raggi catodici]] in cui l'immagine è "ricostruita" alla frequenza di refresh dello schermo (50 o 100 Hz la TV; da 60 fino a 120 Hz un monitor per computer). In altre parole, mentre i [[fosfori]] di un CRT tendono da soli a "spegnersi" subito dopo il passaggio del pennello di [[elettroni]], in un LCD-TFT (come in tutti i display a matrice attiva, plasma o LED) i pixel conservano la luminosità "fino a nuovo ordine", cioè fino al successivo fotogramma del filmato.
Questo è un grande vantaggio nei monitor per computer (l'immagine è stabile e non sfarfalla) ma diventa un problema con immagini in movimento (TV, film): ciascun fotogramma risulta infatti in parte sovrapposto al precedente a causa sia della lentezza dei "cristalli liquidi" a cambiare stato, sia alla [[persistenza della visione]] sulla [[retina]]. Di fatto anche con un teorico LCD con tempo di risposta istantaneo sarebbe sempre presente un certo effetto scia. Le soluzioni attualmente sul mercato sono sostanzialmente tre, commercialmente spesso accomunate (anche impropriamente) da diciture tipo ''100 Hz'': paradossalmente tali varie soluzioni non hanno sempre a che fare con i 100 Hz dei CRT ed anzi talune cercano di imitare il funzionamento di un classico CRT a 50 Hz. Tale effetto viene ottenuto mediante l'intercalamento di quadri completamente neri (o con luminosità ridotta), quadri intermedi interpolati "calcolati" dall'elettronica del display oppure mediante spegnimenti sequenziali brevissimi delle lampade di retroilluminazione (realizzando una sorta di "scansione" luminosa dello schermo); per ovvi motivi i costruttori sono restii - in alcuni casi - a fornire precise indicazioni sul funzionamento preciso di queste tecniche. Alcune di queste soluzioni potrebbero determinare un aumento della percezione di sfarfallamento del display LCD.
 
=== Luminosità e resa cromatica della retroilluminazione ===