Pirrone: differenze tra le versioni

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Pirrone, insieme con l'amico Anassarco, seguì la spedizione di [[Alessandro Magno]] verso Oriente, e studiò in [[India]] tra i [[gimnosofisti]] e tra i [[magi (zoroastrismo)|magi]] in [[Impero Persiano|Persia]]. Dalla filosofia orientale apprese il valore e la prassi di una vita ascetica e solitaria, libera dalle passioni.<ref>Diogene Laerzio, ''Vite dei filosofi'' IX 61</ref> Ritornato a Elide, visse in modo frugale, ma fu molto stimato dagli abitanti della sua città natale e anche dagli ateniesi, che gli concessero i diritti di cittadinanza. Le sue dottrine - poiché egli non lasciò nulla di scritto, a parte un carme in onore di Alessandro - sono note principalmente tramite frammenti di ''Silloi'' (o versi satirici) del suo allievo [[Timone (filosofo)|Timone di Fliunte]].
 
== Il pensiero di PirronPensiero ==
Il principio essenziale del suo pensiero è espressosintetizzato nelladalla parola '''[[acatalepsia]]''', che implicasi traduce come l'impossibilità della conoscenza delle cose nella loro intima natura.

Contro ogni affermazione, un principio contraddittorio può essere espresso con egual ragione. Secondariamente, è necessario per questo fatto mantenere un atteggiamento di sospensione dell'intelletto, o, come espresse il concetto Timone, nessuna proposizione può essere conosciuta come migliore di un'altra. In terzo luogo, questi risultati sono applicati alla vita in generale. Pirrone conclude che, dato che nulla può essere conosciuto, l'unico atteggiamento adatto alla vita è l'''[[atarassia]]'', "libertà dalle preoccupazioni".
 
L'impossibilità della conoscenza, anche riguardo alla nostra stessa ignoranza o dubbio, dovrebbe indurre l'uomo saggio a ritirarsi in sé stesso, evitando qualsiasi eccessiva propensione o partecipazione per un'attività particolare, e praticando il controllo sulle emozioni, che non hanno fondamento nella realtà e appartengono al mondo delle vane fantasie. Questo scetticismo drastico è la prima e più totale interpretazione di [[agnosticismo]] nella storia del pensiero. I suoi risultati etici possono essere confrontati con la tranquillità ideale degli [[stoicismo|stoici]] e degli [[epicureismo|epicurei]].