Laico: differenze tra le versioni
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Il termine '''laico '''nell'accezione moderna del termine ha significato di "aconfessionale", ossia dislegato da qualsiasi autorità confessionale, ecclesiastica (o non ecclesiastica), e quindi da qualsiasi confessione religiosa (o non religiosa)
Nel significato originario del termine, ancora utilizzato in ambito religioso, il laico è un fedele battezzato che non ha ricevuto il sacramento dell'ordine sacro (diaconato, presbiterato, episcopato).
Negli ultimi anni il termine "laico" viene invece utilizzato per indicare un generico [[agnosticismo|agnostico]] o [[ateismo|ateo]]. Tale uso è semanticamente scorretto, in quanto laico ha significato di svincolato dall'autorità confessionale, ma non inficia la pratica di una particolare credenza religiosa: per cui si possono distinguere "laici credenti"<ref>[http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/politica/verso-elezioni-5/lette-rutelli/lette-rutelli.html Io laico credente, e il Campidoglio - Politica - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> da "laici non credenti".
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La parola laico viene dal [[lingua greca|greco]] λαϊκός (''laikós'', "uno del popolo"), dalla [[Radice (linguistica)|radice]] λαός (''laós'', "[[popolo]]").
Il termine "laico" {{citazione necessaria|venne usato nella storia della chiesa per indicare il "volgo" ossia il "popolo", che non avendo preso i voti nelle basiliche doveva restare aldiquà dell'iconostasi (oggi balaustra), che divideva gli officianti dai semplici fedeli. Per estensione l'aggettivo poteva anche indicare coloro che, al contrario dei [[clero|chierici]], non sapevano né leggere né scrivere ,oppure non conoscevano il [[lingua latina|latino]]}}.
==Note==
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