Adam Elsheimer: differenze tra le versioni

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Del [[1609]] è il paesaggio notturno con la ''[[Fuga in Egitto (Elsheimer)|Fuga in Egitto]]'' ora conservato all'[[Alte Pinakothek]] di [[Monaco di Baviera|Monaco]], considerato il suo capolavoro, ove si ha la prima rappresentazione pittorica conosciuta della [[Via Lattea]]; un fatto che ha fatto ipotizzare a molti critici che Elsheimer potesse essere venuto a conoscenza "in contemporanea" delle prime osservazioni di [[Galileo Galilei|Galileo]], forse anche per il tramite dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]].
 
Nel notturno con ''Filemone e Bauci'', ora conservato a [[Dresda]], uno dei primi quadri d'interno nel senso moderno del termine, il tema tratto dalle ''Metamorfosi'' di [[Ovidio]], viene elaborato con un tono intimistico che dà vita a un mondo favoloso, dove gli Dei appaiono come un'apparizione concreta del divino.
 
Secondo i biografi, Elsheimer, che lavorava molto lentamente e che lasciò pochissime opere (oggi se ne contano una trentina), morì perciò quasi in povertà.