Giuseppe (patriarca): differenze tra le versioni

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'''Giuseppe''' (in [[Lingua ebraica|ebraico]] '''יוֹסֵף''', '''Yohsèf''', forma abbreviata di '''Yohsifyàh''' che significa "Yahvè aggiunga") è un patriarca dell'[[Antico Testamento]], il penultimo dei dodici figli di [[Giacobbe]] ed il primo dei due figli (con [[Beniamino (Bibbia)|Beniamino]]) avuti da sua moglie [[Rachele]]. Egli è il padre di [[Manasse (patriarca)|Manasse]] e di [[Efraim]] dai quali discendono le due omonime [[dodici tribù di Israele|tribù]].
 
== Personaggio biblico ==carrreloo
La storia di Giuseppe occupa l'ultima parte del [[libro della Genesi]], dal capitolo 37 al capitolo 50. carrelo
[[File:Castillo-jose_vendido.jpg|thumb|''Giuseppe venduto dai fratelli''. Opera di Antonio del Castillo, XVII sec.]]
[[File:Giuseppe_si_fa_riconescere_dai_fratelli_-_Mola.png|thumb|''Giuseppe si fa riconoscere dai fratelli'' (1657) di [[Pier Francesco Mola]] Galleria di Alessandro VII (Sala Gialla), Palazzo del Quirinale, Roma]]
Giuseppe è il figlio prediletto di Giacobbe, che gli riserbò una vita lontano dal lavoro nei campi e dedita all'istruzione. Dio lo aveva dotato del potere di interpretare i sogni; uno di questi riguardava i suoi fratelli maggiori prostrarsi davanti a lui come covoni di grano.