Concertazione dei Partiti per la Democrazia: differenze tra le versioni

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Alle [[elezioni generali in Cile del 1993|elezioni presidenziali del 1993]] sconfigge [[Arturo Alessandri Besa]] candidato di orientamento di [[centro-destra|centrodestra]], nipote dell'ex Presidente [[Arturo Alessandri Palma]], candidato della coalizione di [[Destra (politica)|destra]] [[Alleanza per il Cile|Alianza por Chile]]. L'11 marzo [[1994]] si è insediato come nuovo Presidente della Repubblica succedendo al compagno di partito e di coalizione [[Patricio Aylwin]]. Eduardo Frei ha presentato il suo programma di governo il 21 maggio [[1994]] in occasione della cerimomia dell'inizio dell'anno legislativo del [[Congresso nazionale cileno]].
 
La sua amministrazione aveva come obiettivo di stabilire dei punti cardinicardine da conseguire per il progresso del [[Cile]] nella seconda fase dal ritorno alla [[democrazia]]. Il nuovo governo ha intenzione di proseguire e di concludere la transizione alla democrazia iniziata con Aylwin e di terminarla con la riconciliazione con i militari e con alcuni settori della destra deviati con la dittatura militare. L'[[economia]] è il punto fondamentale della politica del governo, in particolare la crescita economica, le privatizzazioni e la firma di trattati di libero commercio con alcuni paesi dell'[[Europa]], [[America]], [[Asia]]. La parola chiave del governo è lo sviluppo con equità nel rispetto e tutela dei meno abbienti del Paese.
 
Sui temi sociali il governo Frei s'impegna a ridurre la povertà già diminuita sotto il governo precedente passando dal 45% al 36% ed obiettivo del governo e di portarla al di sotto al 30. Riforma della sanità e dell'istruzioni sono altri obiettivi di questo governo. La prima proposta presentata e portata a termine è l'aumento dei salari alle fasce di popolazione meno abbienti, di aumentare il [[potere d'acquisto]] combattendo l'[[inflazione]] e di aumentare la competitività delle imprese cilene all'estero.