Prima della pioggia: differenze tra le versioni

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Secondo episodio - ''Volti'': Anne ([[Katrin Cartlidge]]), photo-editor in un'importante agenzia di [[Londra]], è inorridita dalle atrocità della guerra che ha modo di osservare attraverso i raccapriccianti reportage fotografici che le arrivano ogni giorno. Anche la sua vita privata è incerta e combattuta. Da un lato c'è Nick ([[Jay Villiers]]), un marito rassicurante e fedele, ma poco espansivo; dall'altro Aleksander ([[Rade Šerbedžija|Rade Serbedzija]]), un fotografo di guerra temerario e utopico, sempre in viaggio, a caccia di foto drammatiche e impressionanti, che l'affascina. Un'inattesa sparatoria nel ristorante londinese, in cui casualmente muore Nick, pone fine tragicamente al suo conflitto interiore.
 
Terzo episodio - ''Fotografie'': Aleksander ([[Rade Šerbedžija|Rade Serbedzija]]) lacerato da un senso di colpa per certe sue foto particolarmente crude che gli danno l'impressione di aver lui stesso ucciso col suo implacabile obiettivo uomini come lui, decide di cercare pace e oblio in Macedonia, nel villaggio natio del quale gli è rimasto un ricordo idillico. Scopre, però, che l'odio e la guerra insensata non hanno risparmiato neppure quell'angolo ignorato della sua terra, e che gli albanesi, con i quali è vissuto amichevolmente nei suoi anni verdi, sono ora considerati nemici. Quando Hana ([[Silvija Stojanovska]]), una giovane albanese da lui amata da bambino, residente in un villaggio vicino, gli chiede aiuto per proteggere la figlia Zamira, ingiustamente accusata d'omicidio. Alexander non può esimersi dal prendere le difese della ragazza che è stata sequestrata dai parenti dell'ucciso, che sono anche i suoi, e muore per dare a Zamira (di cui forse è anche il padre) la possibilità di fuggire e innescare quindi le vicissitudini per il primo episodio.
 
==Paradosso temporale e aforisma==
{{dx|[[File:Before the rain.ogv|miniatura|sinistra|Trailer del film]]}}
* Almeno alcune fotografie mostrate di sfuggita nel terzo episodio riguardano il secondo episodio.
* L'aforisma "''ilIl tempo non muore, il cerchio non è rotondo''" ricorre tre volte lungo film, due volte a voce e una volta come scrittura murale.
* questaQuesta è una chiave per la poesia della narrazione: la prima volta Zamira viene uccisa, ma il tempo si ripresenta e questa volta riuscirà a salvarsi. Nessuno osa inseguirla, essendo la rustica banda interdetta dalla morte del protagonista che se ne era allontanato camminando con Zamira. Avendo incassato lo sparo e da moribondo, il protagonista dice a Zamira «Corri.! Corri!», e il film si conclude sulla fuga, libera da ulteriori spari e da inseguimenti.
 
== Riconoscimenti ==