Besnate: differenze tra le versioni

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|Divisione amm grado 2=Varese
|Amministratore locale=Giovanni Corbo
|Partito=[[lista civica]] ''Con voi per Besnate''
|Data elezione=27/05/-5-2019 (2º mandato)<ref>[http://live.varesenews.it/Event/Elezioni_amministrative_ed_europee_2019 Elezioni amministrative ed europee 2019 Live] - ''[[VareseNews]]'', 27 mag 2019</ref>
|Data istituzione=
|Altitudine=300
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}}
 
'''Besnate''' (''Besnaa'' in [[dialetto varesotto]]<ref name="ReferenceA">{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 76}}</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[bezˈnɑː]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 5.596{{formatnum:5596}} abitanti della [[provincia di Varese]] in [[Lombardia]].
 
Il Comunecomune di Besnate ha una superficie territoriale di 7.68&nbsp;km² ed un'altitudine media di 300 metri sul livello del mare. Nella sua massima elevazione, sulla colline del Ravellino, si raggiungono i 330 metri. Comprende le località di Besnate, Buzzano e Centenate.
 
== Storia ==
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=== Storia recente ===
Il Comunecomune di Besnate è stato da sempre autonomo fino al [[1869]], anno in cui, con [[Decreto reale]] n°º 4919, venne soppresso e aggregato, con quello di [[Casorate Sempione]], al comune di [[Arsago Seprio]]. Solo pochi anni dopo, però, dal 1º agosto 1872, Besnate si staccò da Arsago per unirsi a Jerago: nacque così il [[comune]] di Jerago con Besnate, al quale dal 1º luglio 1892, venne aggregata anche la località di [[Orago]].
 
Infine con la legge n°º 48 del 28 febbraio 1907, il comune di Jerago con Besnate ed Orago venne sciolto e dal 1º luglio 1907 Besnate divenne definitivamente comune autonomo. Nel 2007 il comune di Besnate, in occasione del centenario di costituzione del comune fece stampare dalle Poste Italiane delle cartoline e francobolli ricordo.<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Besnate in seculorum. Besnate e la sua storia moderna | 1999 | Arti grafiche gallaratesi | Gallarate |p= 45 }}</ref>
 
== Geografia fisica ==
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==Monumenti e luoghi d'interesse==
=== Chiesina di Santa Maria del castello ===
La costruzione della chiesina di Santa Maria del Castello ebbe inizio verso il [[1400]] e nel [[1412]] venne consacrata da Giovanni III Visconti che fu anche [[Arcivescovoarcivescovo di Milano]]. La chiesina misura 18&nbsp;m in lunghezza e 8&nbsp;m in larghezza ai quali c'è da aggiungere il presbiterio di 6x6&nbsp;m. Il piccolo campanile ha 3 pilastri che appoggiano su un muro d'angolo ed il quarto su una grossa trave di noce al di sopra della volta del presbiterio, tra i due muri d'angolo.<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Storia di Besnate. fascicolo illustrativo proloco besnate | 1988 | Arti grafiche gallaratesi | Gallarate |p= 71 }}</ref>
 
La chiesina fungeva da [[Cappella]] per il castello dei Visconti, data la sua vicinanza con lo stesso. All'interno, dietro l'altare c'è un affresco del XVI secolo: "La presentazione di Gesù al Tempio". Ai due lati dell'affresco, sono raffigurati due stemmi dei Visconti, Gli ultimi ritocchi all'affresco vennero eseguiti nel 1876. Nella sagrestia c'è ancora un armadio di noce massiccio recante la seguente dicitura: "Aurelius Vicecomes utisque juris doctor fecit fieri hoc opus anno MCLXXXXII ([[1592]])". Nel 1920 la chiesina fu adibita provvisoriamente a salone parrocchiale. Quattro anni più tardi, con l'inaugurazione del Salone Teatro Oratorio (ora Teatro cinema Incontro), fu riaperta al culto.
Negli anni dell'ultima grande guerra, servì come deposito della Biblioteca dei Padri Gesuiti dell'[[Aloisianum]] di Gallarate e ciò fu fatto per sottrarre molti dei preziosi volumi sia al pericolo di eventuali bombardamenti, sia a probabili manomissioni da parte dei tedeschi, dato che il comando tedesco aveva requisito l'Aloisianum come casa di riposo e ristoro per feriti convalescenti. Dopo la guerra, la piccola chiesa del castello, subì un importante restauro; abbassando il piano terra e il tetto, fu rifatta la facciata che fu arretrata di qualche metro includendo sotto i restanti muri. Da allora la chiesina funge da Battistero Parrocchiale, pur non avendo le caratteristiche necessarie per svolgere questa funzione. Negli ultimi anni il battistero parrocchiale è stato trasferito all'interno della chiesa parrocchiale. Ad oggi risulta una chiesa sconsacrata ed è diventata sede dalla [[Pro Loco]] Besnate.<ref name="Besnate p. 65">{{cita libro| AA. | VV. | Storia di Besnate. fascicolo illustrativo proloco besnate | 1988 | Arti grafiche gallaratesi | Gallarate |p= 65 }}</ref>
 
=== Chiesa dei SS.Santi Nazari e Celso in Centenate ===
L'attuale chiesina di Centenate venne costruita nel [[1933]] dietro elargizione del terreno da parte della famiglia Zazzaron. L'attuale campana fu collocata nel 1951 e benedetta da [[monsignor Bernareggi]] insieme a quelle della parrocchia. Dalla vecchia chiesa di Centenate, pur se menzionata in molti documenti, non ne è rimasta traccia. Nel 1300 già si parlava di una chiesina. Viene poi menzionata nel 1570 e nel 1583 in occasione delle due visite pastorali di [[San Carlo Borromeo]]. Nel 1620 il cardinale Federico Borromeo per la "Cappella Campestriss SS. Nazarii et Celsi in eaden parochiali", ordinava "Se entro un mese, da coloro cui spetta, non si riparassero ed imbiancassero in calce le pareti e se non si togliesse il forno del pane ed anche la finestra [.] avverta il Parroco chi potesse vantar diritto, che entro un mese, al massimo due, non si decidono le riparazioni, la chiesina entro sei la si demolisca. E non vogliamo più sentir ragioni.".
 
Da ciò si può desumere che annesso alla vecchia chiesina vi era anche un forno. Da quell'anno nella chiesina non si celebrarono più messe e in generale funzioni religiose. L'abbattimento e la graduale sparizione di ogni traccia, fu dovuto con molta probabilità a quell'ordine che veniva dal cardinale [[Federico Borromeo]], perché se non fu possibile eseguire i lavori da lui ordinate, la si dovette abbattere. Fu solo a partire dagli anni ottanta che si sentì il bisogno di ricostruire quel luogo che potesse servire alla popolazione abitante in Centenate, di seguire le funzioni religiose celebrate da preti dispensati dal parroco.<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Storia di Besnate. fascicolo illustrativo proloco besnate | 1988 | Arti grafiche gallaratesi | Gallarate |p= 32 }}</ref>