Alfa Romeo: differenze tra le versioni

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Fondata il 24 giugno 1910 a [[Milano]] come A.L.F.A. ([[acronimo]] di "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili"),<ref name = "Sannia p. 14">{{Cita|Sannia|p. 14}}.</ref> nel 1918 cambiò nome in "Alfa Romeo" in seguito all'acquisizione del controllo della società da parte di [[Nicola Romeo]].<ref name = "Owen p. 13">{{Cita|Owen|p. 13}}.</ref> L'Alfa Romeo appartenne all'Istituto per la Ricostruzione Industriale dal 1933 al 1986, quando fu venduta al [[gruppo Fiat]] cui appartiene tutt'oggi.<ref name = "Owen p. 32">{{Cita|Owen|p. 32}}.</ref><ref name = "Sannia p. 142">{{Cita|Sannia|p. 142}}.</ref>
 
Durante la sua esistenza, la casa ha realizzato vetture da strada e [[concept car]] che hanno segnato la storia del [[Automotive design|design]] dell'[[industria automobilistica]] italiana.<ref name = "al volante">{{Cita web|url=http://www.alvolante.it/news/alfa_romeo_prototipi-220655|titolo=Le Alfa Romeo mai nate|accesso=29 agosto 2014|editore=alvolante.it}}</ref> Dal punto di vista tecnologico l'Alfa Romeo è considerata tra le case più all'avanguardia del panorama automobilistico mondiale grazie alle innovazioni che hanno esorditovisto la luce sulle sue vetture.<ref name = "Tabucchi p. 24">{{Cita|Tabucchi|p. 24}}.</ref>
 
Oltre alle autovetture, l'Alfa Romeo ha anche prodotto [[Veicolo commerciale|veicoli commerciali]], [[Veicolo ferroviario|materiale rotabile]], [[Trasporto pubblico|mezzi pubblici]], [[Motore marino|motori marini]] e [[Motore aeronautico|aeronautici]]. All'inizio degli anni settanta, al culmine della capacità manifatturiera, la forza lavoro sfiorava i {{formatnum:29000}} dipendenti distribuiti nei tre stabilimenti produttivi dell'epoca ([[Stabilimento Alfa Romeo del Portello|Portello]], [[Stabilimento Alfa Romeo di Arese|Arese]] e [[Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco|Pomigliano d'Arco]]).<ref name = "Tabucchi p. 210">{{Cita|Tabucchi|p. 210}}.</ref>