Glomerulo: differenze tra le versioni

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il glomerulo
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=== Membrana capillare glomerulare ===
 
La membrana capillare glomerulare è costituita da tre strati che, dal più interno al più esterno, sono l'[[endotelio]] dei capillari glomerulari, la [[membrana basale]] ed uno strato epiteliale costituito dai [[podociti]]. Malgrado tale membrana sia formata da tre strati, al posto dei due che si riscontrano nei comuni capillari, la costante di filtrazione capillare <math>K_f</math> è più elevata, e quindi sono più permeabili alle piccole molecole anche se non filtrano [[proteine]]. La ragione di ciò è dovuta alle ''fenestrae'', sorta di pori o fessure di cui l'endotelio dei capillari glomerulari è costellato. Le '''fenestrae''' sono ben più larghe (6-10 nm) della maggior parte delle proteine circolanti nel plasma ma le cariche negative di cui sono costellate respingono le proteine plasmatiche, anche le più piccole come l'[[albumina]], dato che anch'esse sono cariche negativamente.
 
La membrana basale, spessa 250-350 nm, è costituita da una rete di fibre [[collagene]] e di [[proteoglicani]] cui sono associate ulteriori cariche negative, è permeabile all'acqua e alla maggior parte delle piccole molecole plasmatiche. Infine i [[podociti]] tramite i loro pedicelli, anch'essi carichi negativamente, separati da pori, rivestono in modo discontinuo i capillari glomerulari. Si può dire con buona approssimazione che la filtrabilità di una molecola attraverso i capillari glomerulari è inversamente proporzionale al suo peso molecolare e/o alla sua dimensione, infatti l'[[acqua]], il [[glucosio]] e ioni come il Na<sup>+</sup> filtrano liberamente (filtrabilità 1,0), la [[mioglobina]] (17.000 Da) ha una filtrabilità di 0,75 mentre l'[[albumina]] (69.000 Da) ha una filtrabilità di 0,006, pressoché nulla. Le molecole cariche positivamente, in ragione delle cariche negative della membrana, sono più facilmente filtrabili.
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== Flusso ematico renale ==
Il flusso ematico renale (FER o RBF, ''Renal Blood Flow'') è il rapporto tra il gradiente pressorio dei vasi renali e la resistenza vascolare renale totale.<br />
I vasi renali di riferimento sono l'[[arteria renale]], la cui pressione è simile a quella sistemica, e la [[vena renale]], la cui pressione è di 3-4 mmHg. Le resistenze vascolari renali sono costituite perlopiù dalle ''arterie interlobulari'', dalle ''[[Arteriola afferente|arteriole afferenti]]'' e dalle ''[[Arteriola efferente|arteriole efferenti]]''; tutti gli altri vasi danno un contributo minore. Se la resistenza vascolare in qualsiasi distretto del rene diminuisce, il flusso renale tenderà ad aumentare, e viceversa se quest'ultimo aumenta, la resistenza tenderà a diminuire, se le pressioni nell'arteria e nella vena renale restano costanti. <br />
 
Il flusso ematico renale è pari a 1.100 mL/min in un uomo di 70 kg, ovvero circa il 22% della gittata cardiaca, il che rende i reni tra gli organi più vascolarizzati dell'intero organismo in rapporto al loro peso. Il flusso renale è di gran lunga superiore a quello che sarebbe necessario per nutrire i reni e rimuovere i metaboliti tossici o di scarto; serve infatti a fornire plasma a sufficienza data l'elevata velocità di filtrazione per regolare il bilancio elettrolitico ed il volume dei liquidi corporei.
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== Filtrazione glomerulare ==
La filtrazione glomerulare è il primo processo svolto dal rene nella formazione dell'[[urina]] e si svolge in ciascun [[nefrone]]. Il [[sangue]] ad alta pressione proveniente dall'arteriola afferente entra nella rete mirabile di capillari fenestrati all'interno del [[glomerulo renale]] e ciò permette alla struttura di filtrarlo all'interno della [[capsula di Bowman]] dando origine ad un liquido, il filtrato glomerulare, virtualmente privo di [[proteine]], [[eritrociti]] e cellule del sangue, povero di [[Calcio (elemento chimico)|calcio]] e di [[acidi grassi]] ma per il resto di composizione simile al [[plasma (biologia)|plasma]]. Una volta nella capsula di Bowman il filtrato glomerulare penetra all'interno del tubulo prossimale con cui essa è in continuità e poi prosegue nel sistema tubulare del nefrone dove va incontro ad altre modificazioni, principalmente riassorbimento di alcune sostanze dai tubuli al [[plasma (biologia)|plasma]] e secrezione di altre da questo ai tubuli.
 
=== Velocità di filtrazione glomerulare ===
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La [[velocità di filtrazione glomerulare]] (VFG o GFR, ''glomerular filtration rate'') è il volume di fluido filtrato dai capillari glomerulari del [[rene]] nella capsula di Bowman nell'unità di tempo.
 
: <math>VFG = K_f \times \left ( P_G - P_B - \Pi_G - \Pi_B \right ) \ </math><br/><br/>
 
* <math>VFG</math> è la [[velocità di filtrazione glomerulare]].
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==== Autoregolazione della VFG e del FER ====
 
Esistono meccanismi a feedback intrinseci al rene che permettono di mantenere relativamente costanti il [[Glomerulo#Flusso_ematico_renaleFlusso ematico renale|Flusso Ematico Renale]] e la [[Velocità di filtrazione glomerulare|VFG]] malgrado variazioni di pressione arteriosa. Questi meccanismi mantengono costanti questi due parametri quando la pressione arteriosa è compresa tra 80 e 170 mmHg e li fanno variare di poco quando la pressione è leggermente superiore o inferiore. Se non esistessero questi meccanismi autoregolazione basterebbero lievi incrementi della pressione arteriosa per determinare aumenti della VFG che, ponendo costante il riassorbimento, determinerebbero un aumento del flusso urinario di decine di volte rispetto a quello normale, pari a 1.500 mL al giorno, il che determinerebbe un'ipovolemia incompatibile con la vita.<br />
Nel rene esistono sia un'autoregolazione della VFG che meccanismi di adattamento a livello del tubulo renale che modificano la velocità di riassorbimento in base alle variazioni della VFG, determinando il cosiddetto '''[[feedback tubuloglomerulare]]'''. L'autoregolazione si basa sulla concentrazione del cloruro di sodio a livello della [[macula densa]], che a sua volta è legata a modificazioni della resistenza delle arteriole renali afferente (che diminuisce) ed efferente (che aumenta). Se la VFG diminuisce, la concentrazione di cloruro di sodio a livello della macula densa diminuisce. La macula densa risponde diminuendo la resistenza nell'arteriola afferente, aumentando così la pressione idrostatica glomerulare, nonché stimolando le [[cellule iuxtaglomerulari]] (che si trovano nella parete delle arteriole afferente ed efferente) a secernere [[renina]]. La renina aumenta la formazione di [[angiotensina I]], poi convertita in [[angiotensina II]], che, come detto, ha azione vasocostrittrice sulle arteriole efferenti ed aumenta la pressione idrostatica glomerulare.
 
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==== Controllo della VFG e del FER ====
 
Il [[Glomerulo#Flusso_ematico_renaleFlusso ematico renale|Flusso Ematico Renale]] e la [[velocità di filtrazione glomerulare]] sono determinate principalmente dalla pressione idrostatica glomerulare e dalla pressione colloido-osmotica glomerulare. Queste, a loro volta, sono influenzate dal sistema nervoso ortosimpatico e da un certo numero di sostanze vasocostrittrici o vasodilatatrici. Tra queste figurano: [[adrenalina]], [[noradrenalina]], [[endotelina]], [[angiotensina II]], [[ossido nitrico]], [[bradichinina]], [[prostaglandine]].
 
* Il [[sistema nervoso ortosimpatico]] innerva tutti i vasi sanguigni renali, dall'arteria renale sino alle arteriole afferente ed efferente. Quando il sistema nervoso ortosimpatico è scarsamente o moderatamente stimolato, per esempio per una lieve diminuzione della pressione sistematica, non si registrano grandi variazioni nel flusso ematico o nella VFG, quando però è altamente stimolato, per esempio durante una grave emorragia, vasocostringe le arterie renali, determinando una diminuzione del flusso ematico e della VFG.
 
* L'[[adrenalina]] e la [[noradrenalina]], liberate dal [[surrene]], sono due ormoni vasocostrittori che agiscono a livello delle arteriole afferenti ed efferenti riducendo flusso ematico renale e VFG. Di norma la loro azione si sovrappone a quella dell'ortosimpatico, che rilascia questi ormoni nelle sue terminazioni postgangliari.
 
* L'[[endotelina]] è un potente peptide vasocostrittore che viene rilasciato dall'[[endotelio]] in seguito ad una sua lesione. Diminuisce il flusso ematico renale e la VFG.
 
* L'[[angiotensina II]] è un ormone vasocostrittore che si forma a livello polmonare, renale e nella circolazione sistemica. La sua azione vasocostrittrice si esplica a livello delle arteriole afferenti, determinando riduzione del flusso ematico renale ed aumento della pressione idrostatica glomerulare e stabilizzazione della VFG in seguito a diminuzione della pressione arteriosa o del volume ematico. Dal momento che il flusso renale si riduce anche il flusso peritubulare si riduce di conseguenza e questo permette un aumento del riassorbimento di acqua e sodio che a loro volta tendono a ristabilire il volume ematico.
 
* L'[[ossido nitrico]] è un potente vasodilatatore secreto dall'[[endotelio]]. Si pensa che sia continuamente secreto ad un livello basale. Quale vasodilatatore, riduce la resistenza vascolare ed aumenta il flusso ematico renale e la VFG.
 
* La [[bradichinina]] e le [[prostaglandine]] sono autacoidi (ormoni ad azione localizzata) con effetto vasodilatatore che aumentano il flusso ematico renale e la VFG. Agiscono in particolare a livello delle arteriole afferenti contrastando gli effetti dell'[[ortosimpatico]] e dell'[[angiotensina II]].
 
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* Elevati livelli di glucosio nel sangue aumentano la VFG e il flusso ematico renale. La spiegazione è che glucosio e sodio vengono riassorbiti insieme nel tubulo prossimale e la minore concentrazione di cloruro di sodio a livello della macula densa determina l'attivazione dei meccanismi di autoregolazione della VFG e del flusso ematico renale.
 
* Un elevato apporto proteico aumenta la VFG e il flusso ematico renale. La maggiore concentrazione di aminoacidi nel sangue ne determina un aumento riassorbimento a livello del tubulo prossimale, ma insieme a ciò avviene un aumentato riassorbimento del sodio. La minore concentrazione di cloruro di sodio è poi rilevata dalla macula densa e questo aziona il meccanismo di autoregolazione renale. Una dieta particolarmente proteica determina anche un aumento dell'escrezione di [[urea]].