Valentina Cortese: differenze tra le versioni

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[[File:Ragazza1963Bava-Cortese.png|miniatura|sinistra|Valentina Cortese in una scena del film ''[[La ragazza che sapeva troppo (film 1963)|La ragazza che sapeva troppo]]'' di [[Mario Bava]] (1963)]]<blockquote>L'attrice milanese torna alla ribalta anche in Italia con i film ''[[Barabba (film)|Barabba]]'' (1961) di [[Richard Fleischer]], interpretato accanto ad [[Anthony Quinn]], [[Silvana Mangano]], [[Vittorio Gassman]] ed [[Ernest Borgnine]], e ''[[La ragazza che sapeva troppo (film 1963)|La ragazza che sapeva troppo]]'' (1963) di [[Mario Bava]]. Nel [[1964]] duetta con [[Ingrid Bergman]] in ''[[La vendetta della signora]]'' di [[Bernhard Wicki]]''.'' L'anno successivo viene diretta anche da [[Federico Fellini]] in ''[[Giulietta degli spiriti]]''. Negli Stati Uniti viene richiamata dopo vari anni, insieme a [[Rossella Falk]], per interpretare il ruolo di una sofisticata contessa italiana nel film ''[[Quando muore una stella]]'' (1968) di [[Robert Aldrich]], accanto ai protagonisti [[Kim Novak]] e [[Peter Finch]]. Tra i vari film girati in Italia in quegli anni, si segnalano le sue partecipazioni alla bizzarra commedia ''[[Toh, è morta la nonna!]]'' (1972) di [[Mario Monicelli]] e nel drammatico ''[[Imputazione di omicidio per uno studente]]'' (1972) di [[Mauro Bolognini]].</blockquote>Dopo alcune partecipazioni a importanti produzioni televisive italiane, come ''[[I Buddenbrook (miniserie televisiva)|I Buddenbrook]]'' del [[1971]] ove fu diretta da [[Edmo Fenoglio]], l'incontro con [[Giorgio Strehler]] e il teatro mettono ulteriormente in mostra le sue qualità di attrice drammatica. In particolare due ruoli secondari riportano Valentina Cortese alla ribalta internazionale all'inizio degli anni settanta: in ''[[La barca sull'erba]]'' (1970) di [[Gérard Brach]], con [[Claude Jade]] e [[Jean-Pierre Cassel]], interpreta la madre esaltata di [[John McEnery]]; recita quindi con [[Richard Burton]], [[Alain Delon]] e [[Romy Schneider]] in ''[[L'assassinio di Trotsky]]'' (1972) di [[Joseph Losey]], in cui interpreta la moglie di [[Leon Trotsky]]. Dopo questi due film ottiene uno dei sui ruoli più celebri in ''[[Effetto notte (film)|Effetto notte]]'' (1973) di [[François Truffaut]], in cui impersona la matura e fragile diva del cinema ''Severine'', al fianco di [[Jean-Pierre Léaud]], [[Jean-Pierre Aumont]] e [[Jacqueline Bisset]]. La pellicola viene premiata con l'[[Oscar al miglior film straniero]] e la Cortese ottiene una nomination all'[[Oscar alla miglior attrice non protagonista]]. La vincitrice di quell'anno per quella categoria, [[Ingrid Bergman]], durante la cerimonia di consegna del premio si scusò pubblicamente con la collega e amica Cortese, affermando che secondo il suo parere era proprio l'attrice italiana a meritarlo pienamente.
 
Importante e lodato è il sodalizio con [[Franco Zeffirelli]], iniziato con il film ''[[Fratello sole, sorella luna]]'' (1971) e continuato con lo sceneggiato televisivo ''[[Gesù di Nazareth (miniserie televisiva)|Gesù di Nazareth]]'' (1977), nel ruolo di [[Erodiade]], ed ancora nei film ''[[Il giovane Toscanini]]'' (1988) e ''[[Storia di una capinera (film)|Storia di una capinera]]'' (1993), suo ultimo film. Nonostante l'intensa attività teatrale eed i ruoli in produzioni internazionali, negli anni settanta la Cortese in Italia continua a partecipare a numerosi e talora trascurabili film: commedie, polizieschi, horror. Nel suo ultimo film americano, del [[1980]], ''[[Ormai non c'è più scampo]]'', lavora con [[William Holden]], [[Jacqueline Bisset]] e [[Paul Newman]].
 
Nel [[1987]] partecipa al film di [[Carlo Vanzina]] ''[[Via Montenapoleone (film)|Via Montenapoleone]]'', tratteggiando con la consueta intensità una madre dell'alta borghesia incapace di accettare l'omosessualità del figlio. Nel [[1988]] prende parte a ''[[Le avventure del barone di Munchausen (film 1988)|Le avventure del barone di Munchausen]]'' di [[Terry Gilliam]] in cui interpreta il doppio ruolo di ''Daisy/Regina della Luna'' al fianco di [[Robin Williams]]. Negli anni duemila porta in scena il ''[[Magnificat]]'' di [[Alda Merini]], con la regia di [[Fabio Battistini]]. La sua ultima apparizione televisiva è nel 2012 a ''[[Che tempo che fa]]'' ove presenta l'autobiografia ''[[Quanti sono i domani passati]]'' a cura di [[Enrico Rotelli]].
 
Importante e lodato è stato il sodalizio con il regista [[Franco Zeffirelli]], iniziato con il film ''[[Fratello sole, sorella luna]]'' (1971) e continuato con lo sceneggiato televisivo ''[[Gesù di Nazareth (miniserie televisiva)|Gesù di Nazareth]]'' (1977), nel ruolo di [[Erodiade]], ed ancora nelle pellicole ''[[Il giovane Toscanini]]'' (1988) e ''[[Storia di una capinera (film)|Storia di una capinera]]'' (1993), ultimo film a cui la Cortese prese parte.
 
Negli anni duemila porta in scena il ''[[Magnificat]]'' di [[Alda Merini]], con la regia di [[Fabio Battistini]]. La sua ultima apparizione televisiva è nel 2012 a ''[[Che tempo che fa]]'' ove presenta l'autobiografia ''[[Quanti sono i domani passati]]'' a cura di [[Enrico Rotelli]].
 
Nel [[2015]] il figlio [[Jackie Basehart|Jackie]] muore a causa di una malattia, fatto che provocherà un grande dolore all'attrice, che da qui in avanti diraderà sempre più le sue apparizioni in pubblico.