Musica aleatoria: differenze tra le versioni

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In [[Italia]] è ritenuto "fondatore" della musica aleatoria il compositore e direttore [[Bruno Maderna]], che fu uno dei primi a delinearne i caratteri principali (tra le composizioni più importanti di Maderna per quanto concerne l'uso della tecnica aleatoria vi sono la ''Grande Aulodia per flauto e oboe soli ed Orchestra'', e successivamente le composizioni ''Biogramma'', ''Aura'' e ''Quadrivium per quattro percussionisti e quattro gruppi d'Orchestra'' disposti nello spazio; inoltre, fra i tre composti, il ''III Concerto per Oboe ed Orchestra'').
Altri italiani che applicarono le teorie della musica aleatoria furono [[Luciano Berio]] e [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]] non fu da meno, specialmente con uno dei suoi ultimi e più celebri lavori, ''Fragmente-Stille, an [[Diotima]]'' per [[quartetto d'archi]]: prendendo spunto da frammenti di testo, Nono scrive delle brevissime parti (Fragmente-Stille appunto, frammenti-attimi) per i quattro esecutori, parti spesso non rigorose o precise, affidate alla sensibilità e all'improvvisazione degli artisti stessi.
 
Altri esponenti della musica aleatoria sono lo spagnolo [[Luis de Pablo]], gli argentini [[Alberto Ginastera]] e il peruviano [[Leopoldo La Rosa]].
 
== Bibliografia ==