Luigi Zumkeller: differenze tra le versioni

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Esordì all’inizio degli anni Dieci con degli studi su alcuni resti archeologici rinvenuti nel Battistero di Firenze (1912-1915).<ref>Moretti, Ricci, op. cit:, p. 73, nota 4.</ref>
 
Tra la fine degli anni Dieci e la fine degli anni Venti risalgono i lavori alla chiesa dell’Immacolata di Livorno<ref name="ref_B">G. Carapelli, p. 240.</ref>, costruita in stile romanico-bizantino<ref> Cfr. VIGO, ''Livorno'', Ravenna, 1915; sulla chiesa vedi anche ''Esposizione Internazionale di Roma'', Bergamo, 1911. </ref> il restauro del Castello di Collalto Rossi all’Antella<ref name="ref_A">G. Carapelli, ivi.</ref>, la costruzione della Villa Solaro di Monasterolo di Ivrea<ref name="ref_A" />, del Villino Malacarne di [[Pontedera]], dei villini Lazzerini e Failli ([[1924]]- [[1927]])<ref name="ref_A" />; progettò la facciata della Collegiata di [[Montevarchi]] ([[1926]]); sempre in quella città e a San Giovanni Valdarno, realizzò alcuni villini in stile tardo liberty di ascendenza [[Giovanni Michelazzi|michelazziana]] ( questi ultimi risalenti ai tardi anni Venti<ref>''Montevarchi dal Liberty al Déco'', 1988.; S. Moretti e C. Ricci, op. cit., p. 74, nota 6.</ref>). Si dedicò anche al restauro delle case-torri di [[Borgo San Jacopo]] a Firenze.<ref name="ref_A" />
 
Lo Zumkeller lavorò anche all’estero: realizzò dei villini a [[Lisbona]] e la cattedrale di [[Moldes]], in [[Argentina]].<ref name="ref_B" />