Swamp Thing: differenze tra le versioni

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'''Swamp Thing''' è un [[personaggio immaginario]] dei [[fumetto|fumetti]] apparso per la prima volta in una storia di 8 pagine dell'albo n. 92 della serie antologica ''[[House of Secrets (DC Comics)|''House of Secrets'']]'' (data di copertina luglio 1971), pubblicato dalla casa editrice statunitense [[DC Comics]].<ref name=ld160>Les Daniels, in "Swamp Thing - Mulch Ado About Bayou, in {{cita| DC Comics: a celebration of the world's favorite comic book heroes | pp.160-163}}</ref> Questa prima storia venne realizzata da [[Len Wein]] (testi) e [[Berni Wrightson]] (disegni). I presupposti delle sue origini - un uomo assassinato che però risorge come mostro per vendicarsi dopo essere stato avvolto dalle acque di una palude - non erano originali in quanto già visti più volte nei racconti a fumetti di genere degli anni cinquanta e sessanta.<ref name=ld160/> Joe Orlando, curatore editoriale della serie, rimastone però affascinato, decise di puntare sul personaggio e, insieme a Wein, creò la figura di Alec Holland, scienziato che sperimenta una formula per il rapido accrescimento dei vegetali, col fine di porre fine alla fame nel mondo ma che, a causa di un complotto per sabotarlo, rimase ucciso; grazie però alla sua stessa formula, unita ai liquami organici vegetali, rinascerà come la creatura che diverrà come ''Swamp Thing''.<ref name=ld160/>
 
Il personaggio ottiene una prima serie regolare nel 1972 alla quale seguiranno, nel corso di decenni, altre serie regolari, miniserie, albi speciali e apparizioni come guest-star all'interno di altre testate dell'[[Universo DC]] di cui fa parte e le cui storie sono in [[continuity]].<ref name=ld160/>
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|titolo traslitterato =
|genere =
|autore = [[Scott Snyder]], [[Jeff Lemire]], Charles Soule
|testi = <!-- soggettista -->
|disegnatore = Yanick Paquette, Marco Rudy, Francesco Francavilla, Kano, Andy Belanger & AA.VV.
|editore = DC Comics
|etichetta = [[The New 52]]
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=== Contesto e ideazione (1971-1976) ===
Il personaggio è apparso in una storia breve (di 8 pagine) su ''House of Secrets'' n. 92 del giugno-luglio [[1971]], in cui l'alter ego del mostro della palude era Alex Olsen<ref>Len Wein, [[Jack Kirby]], Virgil North, [[Gerry Conway]] (testi) - Bernie Wrightson, Bill Draut, Alan Wiess, Tony DeZuniga, Dick Dillin (disegni), ''House of Secrets'' n.92, DC Comics, New York, luglio-agosto 1971</ref>. Si tratta però di storia apocrifa in quanto l'editor Steve Orlando vuole cambiare le origini del personaggio, donandogli un background più corposo, creando lo scienziato Alec Holland come colui che si trasforma in Swamp Thing, liquidando come non canonica la vicenda di Olsen<ref name=ld160/>. La storia apparsa sul n. 92 aveva avuto infatti un notevole successo presso i lettori, ''House of Secrets'' è il titolo ''DC'' più venduto del mese<ref name=ac71>Jim Beard, Keith Dallas, Jason Sacks, in "Chapter Two: 1971", in {{cita | The 1970s | pp.52-54}}</ref>, e Joe Orlando e il suo assistente Paul Levitz (futuro presidente della ''DC Comics'') decidono di puntare sul personaggio, affidano a [[Len Wein]] e [[Berni Wrightson]] una serie regolare sulla creatura della palude, che debutta nell'ottobre-novembre [[1972]] (''Swamp Thing'' n. 1)<ref name=ld158>Les Daniels, in "Haunted Houses - Fear as an Art of Form", in {{cita | DC Comics: a celebration of the world's favorite comic book heroes | pp.158-159}}</ref>. Orlando stava cercando da tempo di poter lanciare una serie regolare ''DC'' con protagonista una creatura mostruosa e non un tipico supereroe della [[Silver Age]], ormai al crepuscolo<ref name=ld158/>. D'altra parte aveva lavorato per la [[EC Comics]], casa editrice di fumetti horror demonizzata dall'opinione pubblica e persino dalla classe politica conservatrice degli anni cinquanta. Dopo la messa al bando dei fumetti horror e il conseguente collasso della ''EC'', Steve Orlando arriva alla ''DC'', in profonda crisi di idee e dovendo puntare quasi unicamente sulle sue tre icone quali Batman, Superman e Wonder Woman. Il ''Comic Code Authority'' limitava inoltre la possibilità espressiva e creativa degli autori portando alla fine della [[Golden Age]] del fumetto e ad un ristagno editoriale<ref name=ld158/>. I suo primo compito è il rilancio della serie ''House of Mistery'', ormai in pubblicazione dal 1951 ma dedita ormai a pubblicare ristampe di vecchie storie di fantascienza<ref name=ld158/>. Il nuovo editor riesce gradualmente a inserire nuove storie originali di 8/10 pagine comprando script inutilizzati di Jack Oleck, in origine realizzati per [[Tales from the Crypt]]<ref name=ld158/>. Inoltre riprende una tradizione delle antologie horror di avere un personaggio fisso che introducesse il lettore alle singole storie, per ''House of Mistery'' riprende il biblico ''Cain'', mentre quando diviene editor di ''House of Secrets'' il ruolo viene modellato sul fratello ''Abel''<ref name=ld158/>. Entrambi i personaggi sono destinati a sviluppare una loro perversa relazione e verranno valorizzati a decenni di distanza da [[Neil Gaiman]] per il suo [[Sandman Universe]]. Steve Orlando può approfittare dei cambiamenti che stanno avvenendo nel panorama editoriale con la fine della [[Silver Age]] (1970 circa) e l'allentarsi della morsa del Codice per L'autorità sui fumetti ormai in voga dagli anni cinquanta<ref name=ld158/>. Adesso viene permessa la rappresentazione anche di creature mostruose quali [[lupi mannari]] e [[vampiri]], in quanto facenti parte anche della letteratura accademica<ref name=ld158/>. Inoltre nel maggio del 1970 ''Green Lantern/Green Arrow'' n. 76 di O'Neil e [[Neal Adams]] viene distribuito senza il sigillo del Comics Code in quanto da il via ad un ciclo di storie che affrontano temi quali l'abuso di stupefacenti e la discriminazione razziale, questioni non tollerate in un fumetto dal codice di controllo (e autogestione) dei comic book statunitensi<ref name=ld154>Les Daniels, in "A Time to be Topical", in {{cita | DC Comics: a celebration of the world's favorite comic book heroes | pp.154-155}}</ref>. Il tempo è propizio per riportare in auge le storie di genere e dai temi più adulti, Orlando afferma che può tornare a fare quello che gli piace di più: i fumetti horror<ref name=ld158/>. La sua capacità discoprire e coinvolgere nuovi talenti porta a far collaborare alla serie artisti e autori quali [[Mike Kaluta]], [[Bernie Wrightson]], [[Neal Adams]], e dalla ''EC'' arrivano alla ''DC'' veterani del genere quali [[Wally Wood]] e Al Williamson<ref name=ld158/>. Si assiste quindi ad una progressiva rinascita del genere horror e la serie ''House of Mistery'' diviene un landmark per tutti i suoi appassionati<ref name=ld158/>. Vi è quindi il giusto presupposto per la nascita di un personaggio quale Swamp Thing, la cui notorietà supererà i confini del fumetto (soprattutto negli anni ottanta) e, da personaggio secondario (nato in una storia filler), diviene nell'arco di un ventennio un'icona della casa editrice, una figura riconoscibile anche da coloro che non leggono fumetti o non sono interessati ai supereroi<ref name=ld160/>. L'assistente Paul Levitz esalta la capacità organizzativa e la creatività di Joe Orlando, considerandolo una delle menti creative più importanti per la storia della ''DC Comics''<ref name=ld158/>.
 
Bisogna però sottolineare che ''Swamp Thing'' non nasce come un personaggio originale partorito dal nulla dalle menti di Orlando, Wein e Wrightson<ref name=ac71/>. Infatti solo due mesi prima la rivale [[Marvel Comics]] aveva pubblicato su ''Savage Tales'' n. 1 la prima apparizione una creatura verde e mostruosa dal nome [[Man-Thing]], creta da [[Roy Thomas]] e Gray Morrow<ref name=ac71/>. Sia la morfologia che la genesi e persino il nome sembrano essere stata plagiate dalla ''DC''<ref name=ac71/>. ''Man-Thing'' nasce infatti da una palude in seguito all'esposizione di sostanze chimiche e liquidi biologici dell'ambiente circostante<ref name=ac71/>. Nonostante questo non nasce un contenzioso tra Marvel e DC in quanto gli stilemi del racconto e la nascita di creature mostruose da zone paludose e boschi inesplorati fanno parte dell'immaginario fumettistico e letterario ormai da decenni<ref name=ac71/>. Basti accennare al fatto che, sempre nel 1971, con qualche mese di anticipo su ''DC'' e ''Marvel'' la ''Skywald Comics'' pubblica una nuovo albo sul mostro della palude ''The Heap'', introdotto per la prima volta nel 1942 (durante la Golden Age) sul fumetto ''Air Fighter Comics''<ref name=ac71/>. La somiglianza tra Heap, Swamp Thing e Man-Thing è lampante e inconfutabile e ma il primo fa il suo ritorno su ''Psycho'' n. 2 del marzo 1971<ref name=ac71/>. Il revival del personaggio non ottiene il successo del suo erede Swamp Thing ma sta a dimostrare come la tipologia di mostro proposta dal duo Wein-Wrightson non propone nulla di originale ma si impone all'attenzione dei lettori grazie alla capacità della ''DC'' di sfruttare la sua posizione dominante sul mercato per organizzare una vincente campagna di marketing e strategia editoriale<ref name=ac71/>. A questo si aggiungono le scelte di affidare un personaggio tutto sommato banale ad autori innovativi e dalle grandi prospettive quali Alan Moore, [[Rich Veitch]], [[Doug Wheeler]], Nancy A.Collins e [[Mark Millar]] (coadiuvato nei suoi primi albi da [[Grant Morrison]]). Nonostante la [[pietra angolare]] su cui si basa la saga del personaggio sia dovuta principalmente a Moore, questi autori sono stati capaci di creare intorno alla Creatura una mitologia horror e fantasy che diverrà parte dello stesso Universo DC, diventando un landmark del genere anche per gli altri editori.
 
La prima serie regolare dedicata al personaggio viene lanciata nel 1972 e viene affidata inizialmente a Lein Wein e Bernie Wrightson. Si tratta del nuovo titolo più importante dell'anno per la ''DC'' a parte le serie del "King" [[Jack Kirby]] e il rilancio di [[Tarzan]] di cui Carmine Infantino aveva prelevato i diritti dalla [[Gold Key]]<ref name=ac83>Jason Sacks, in "Chapter Three: 1972", in {{cita| The 1970s | pp.83-85}}</ref>. I testi e i disegni sono affidati a [[Joe Kubert]] che realizza un ciclo di storie del Signore della Giungla divenuto memorabile presso la critica e i lettori<ref name=ac83/>. Anche Swamp Thing è accolta calorosamente ma le origini del personaggio sono completamente riviste (rispetto a quelle raccontate su ''House of Secrets'') e viene cambiato anche l'identità di colui che si trasforma nel mostro<ref name=ac83/>. Il protagonista è Alec Holland che si trova nelle paludi della [[Lousiana]] con la moglie Linda a testare una formula rivoluzionaria per l'accrescimento rapido della vita vegetale<ref name=ac83/>. La sua scoperta può creare problemi agli interessi dei gruppi agroalimentari e un misterioso Mister E. fa detonare una bomba che catapulta Alec nelle paludi provocando una reazione biochimica tra la formula e i liquami biologici, trasformandolo in ''Swamp Thing''<ref name=ac83/>. Le vicende delle creatura sono inserite nella continuity principale dell'Universo DC e questo viene sottolineato dall'apparizione di [[Batman]] in ''Swamp Thing'' n. 7 (data di copertina: novembre/dicembre 1973)<ref name=ac83/>. Nonostante la buona accoglienza la serie comincia a perdere lettori a partire dal n. 10 con l'abbandono del disegnatore Bernie Wrightson, colui che con i suoi disegni grotteschi e goticheggianti aveva saputo attirare l'attenzione su un personaggio, altrimenti confondibile e non diverso da altri presenti sul mercato<ref name=ld160/>. Dopo pochi mesi abbandona anche Len Wein e lo spirito della serie sembra perdersi definitivamente<ref name=ld160/>. Joe Orlando, amareggiato, incolpa queste defezioni come l'inevitabile chiusura della serie nel 1976 dopo 24 numeri<ref name=ld160/>.
 
=== Il rilancio negli anni ottanta ===
 
Uno nuova serie dal titolo ''The Saga of Swamp Thing'' debutta nel 1982 e serve da rilancio per il personaggio<ref name=ld160/>. Il nuovo interesse intorno a ''Swamp Thing'' nasce in seguito alla messa in produzione del lungometraggio cinematografico omonimo diretto da [[Wes Craven]] e dedicato al personaggio ormai orfano di una suo comic book da circa 6 anni<ref name=ld160/>. La serie cambia titolo in ''Swamp Thing'' a partire dal n. 39, riprendendo quindi il titolo originale degli anni settanta. Per sfruttare il più possibile la distribuzione della pellicola cinematografica, il n. 1 della nuova serie debutta l'11 febbraio 1982, a distanza di una sola settimana dalla premiere del film di Wes Craven. Inoltre viene subito commissionato un albo a fumetti che ne sia l'adattamento ufficiale, la storia viene pubblicata su ''The Saga of Swamp Thing Annual'' n. 1, scritta da Bruce Jones e disegnata da [[Mark Texeira]] e Tony DeZuniga. Per quanto riguarda la serie regolare la scelta dell'editor ricade su Len Wein, co-creatore del personaggio, mentre inizialmente il team creativo è composto da Marty Pasko (testi) e Tom Yates (disegni)<ref name=ld160/>. Il primo arco narrativo si sviluppa nell'arco del primo anno di pubblicazione e vede la Creatura della Palude perseguitata dalla Sunderland Corporation, per poi arrivare ad affrontare lo stesso [[Anticristo]]. Dal punto di vista grafico li innovazioni più importanti arrivano con il nuovo team di disegnatori formato da Steve Bissette e John Totleben (entrambi provenienti dalla neonata scuola per artisti fondata da [[Joe Kubert]])<ref name=ld160/>. A loro si deve la versione definitiva del personaggio per quanto concerne la morfologia e l'aspetto fisico<ref name=ld160/>. I due artisti ne diminuiscono le caratteristiche
[[File:Omnibus_swamp_thing_moore_1.jpg|thumb|left|Copertina della volume "Vertigo Omnibus - Swamp Thing di Alan Moore" n.1, disegno di Michael Zulli. RW Edizioni-Lion]]
umanoidi, certe volte persino accentuate da una ipertrofia muscolare da supereroe, e ne evidenziano invece i connotati e le deformazioni derivanti dal suo essere un vegetale senziente e solo vagamente antropomorfo<ref name=ld160/>. Al suo corpo vengono quindi aggiunti elementi quali radici, fogliame, piccoli tuberi e viticci<ref name=ld160/>. Il suo aspetto diviene quindi più assimilabile a quello di una strana specie di pianta e lo aliena dal suo originario corpo da essere umano<ref name=ld160/>. Dal n. 20 i testi della serie sono affidati allo scrittore britannico Alan Moore, scelto direttamente da Len Wein che rimane affascinato dai suoi precedenti lavori<ref name=ld160/>. Si tratta di una scelta editoriale destinata non solo a cambiare la storia del personaggio ma anche quella della stessa ''DC Comics'' e dell'editoria a fumetti statunitense, inizia infatti quell'esodo di scrittori e artisti britannici passato agli annali del fumetto come la [[British Invasion]]<ref name=ld160/>. Moore da subito una sua impronta all'opera, usando una prosa evocativa e sottolineando le tematiche più metafisiche, filosofiche e letterarie di un personaggio che ora sembra sfuggire da ogni schema sia del genere horror classico così come da quello dei fumetti mainstream della ''DC''<ref>{{Cita web|url=http://www.comicsbox.it/serie.php?serie=SWAMPT2|titolo=Swamp Thing vol 2 :: ComicsBox|sito=www.comicsbox.it|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comics.org/series/2636/|titolo=GCD :: Series :: The Saga of Swamp Thing|sito=www.comics.org|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comics.org/series/2999/|titolo=GCD :: Series :: Swamp Thing|sito=www.comics.org|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://comicbookdb.com/title.php?ID=523|titolo=Swamp Thing (1985) - Comic Book DB|sito=comicbookdb.com|accesso=12 marzo 2018}}</ref>. Già a partire dal n. 21 con la storia "The Anatomy Lesson" Moore reinterpreta le origini del personaggio dando nuovo significato e prospettive alla Creatura protagonista della serie<ref name=ld160/>. Viene infatti svelato che ''Swamp Thing'' non è Alec Holland ritornato in vita come una sorta di "mostro di Frankenstein vegetale" ma in realtà è la coscienza del Regno Vegetale che, grazie alla formula bio-ristoratrice di Holland, è riuscita a manifestarsi in un corpo con una consapevolezza e identità<ref name=ld160/>. Il comportamento avuto dal personaggio nelle storie precedenti è dovuto al fatto che questa nuova entità ha assorbito le memorie di Holland e ne ha quindi conservato alcuni tratti comportamentali ed emotivi<ref name=ld160/>. Moore giustifica il cambiamento sottolineando che ora Swamp Thing non è più un essere ibrido che si comporta come un confuso e amareggiato scienziato ma è in realtà un ''Earth Elemental'', ovvero un'incarnazione consapevole e senziente di tutta la vita vegetale e di ciò che rappresenta per la sopravvivenza del pianeta<ref name=ld160/>. In questo modo l'autore riesce a dare più spazio alle sue opinioni sull'ecologia e sul rapporto tra uomo e natura, inoltre la Creatura nata dalla palude non è un specie di mostro verde ma un'entità semidivina la cui stessa esistenza apre problematiche di tipo metafisico e antropologico<ref name=ld160/>. Con questi presupposti Moore inserisce all'interno della serie diversi personaggi soprannaturali dell'universo ''DC'' quali [[Etrigan| The Demon]] (di [[Jack Kirby]]), lo [[Spettro (DC Comics)|Spettro]] (personaggio della [[Golden Age]]), lo [[Straniero Fantasma]] (personaggio mistico degli anni cinquanta) e ''Cain'' e ''Abel'' (creati da Joe Orlando)<ref name=ac84>Keith Dallas, in "Chapter Five: 1984", in {{cita | The 1980s | pp.104-127}}</ref>. In ''Swamp Thing Annual'' n. 2 l'autore britannico arriva a dimostrare la sua capacità immaginifica nel saper magistralmente costruire grandi affreschi narrativi, creando una storia che ridefinisce e struttura i reami soprannaturali e metafisici dell'universo DC Comics<ref name=ac84/>. Tale albo rimane tutt'ora un punto di riferimento per qualsiasi autore si cimenti con le dimensioni ultraterrene dei fumetti DC<ref name=ac84/>. Nello stesso numero, inoltre, si stabilisce definitivamente il rapporto (di origine romantica) tra Swamp Thing e ''Abby Cable'', personaggio già introdotto da Len Wein negli anni settanta, la cui relazione con Swamp Thing si fortifica e diviene uno degli impulsi narrativi fondamentali per le storie future<ref name=ac84/>.
 
Dopo gli albi iniziali della gestione Moore, Dennis O'Neil abbandona come editor della serie che passa a [[Karen Berger]], un passaggio di consegne che porterà a sviluppi fondamentali per la ''DC'' tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta<ref name =ld160/>. Berger valorizza ulteriormente il contributo creativo dello scrittore britannico e arriva a definire Alan Moore come <<..il primo scrittore di un "mainstream comic" che stesse scrivendo per un pubblico adulto>>, inoltre aggiunge <<Sta scrivendo un fumetto di genere horror ma infondendolo di umanità e un'anima>><ref name=ld160/>. Un passo ulteriore nell'evoluzione della serie e del mercato dei comic in generale avviene con la pubblicazione di ''Swamp Thing'' n. 29 (ottobre 1984) dal titolo "Love and Death"<ref name=ld160/>. Per alcune scene disegnate da Bissette, considerate graficamente disturbanti e alcuni concetti presenti nell'albo vi è la protesta del ''Comic Code Authority'', ma adesso il presidente della ''DC'' e Jenette Khan e il redattore responsabile è Dick Giordano<ref name=ld160/>. Tra i due e Karen Berger vi è piena fiducia e sono tutti convinti che la nuova strada da intraprendere per l'industria fumettistica sia quella di esplorare nuove tematiche e attrarre una sempre più ampia fascia di lettori tra il pubblico adulto (post-adolescenziale)<ref name=ld160/>. Si decide quindi di continuare a pubblicare lo ''Swamp Thing'' di Alan Moore senza il sigillo di approvazione del ''Comics Code Authority'' e, a partire dal n. 31 (dicembre 1984), al suo posto compare in copertina il banner "Sophisticated Suspense". un'avvertenza di difficile interpretazione ma che sta ad indicare la presenza di tematiche e situazioni sofisticate e particolarmente spaventose per un pubblico non adulto<ref name=ac84/>. Questo non è però che il preludio alla decisione presa da parte del presidente Jenette Khan e il vice presidente Dick Giordano di introdurre nel 1987 il banner "Suggested for Mature Readers" (ovvero "suggerito per un pubblico adulto")<ref name=ac87>Jim Beard, in "Chapter Eight: 1987", in {{cita | The 1980s | pp.186-215}}</ref>. Con questo avvertimento devono essere pubblicate quelle serie che contengono scene di violenza, nudità e argomenti non adatti ad un pubblico adolescenziale<ref name=ac87/>. Per la ''DC'' si apre una nuova era che la porta, nella seconda metà degli anni ottanta, a pubblicare diverse serie ''Mature Readers'', molte delle quali supervisionate dalla stessa Karen Berger ed esplicitamente dirette ad un pubblico adulto, in continuo aumento tra i lettori di fumetti<ref name=ld224/>. Questo è reso possibile anche dalla grande espansione del ''Direct Market'', ovvero quello tramite le fumetterie (sempre in aumento nel corso del decennio) e le librerie, avide di opere che si diversifichino dai fumetti mainstream dominati dal genere supereroistico. Ovviamente la serie ''Swamp Thing'' di Moore veniva considerata un capostipite di questa nuova linea editoriale anche se non mancano polemiche e censure che comunque colpiscono il titolo<ref name=ac89>Paul Brian McCoy, in "Chapter Ten: 1989", in {{cita | The 1980s | pp.246-278}}</ref>. Alan Moore e Frank Miller non sono d'accordo con la nuova suddivisione "Suggested for Mature Readers" e "For Universal Readers", anche se quest'ultimo avvertimento non viene però stampato sulle copertine dei fumetti mainstream<ref name=ac87/>. Il successore di Moore sulla serie, [[Rich Veitch]] (dal 1987), va poi incontro al divieto di mandare alle stampe il n. 88 previsto per la primavera del 1989<ref name=ac89/>. La storia si inserisce all'interno di uno story-arc sui viaggi nel tempo che porta Swamp Thing ad assistere alla crocifissione di Gesù Cristo<ref name=ac89/>. Jenette Khan si rifiuta di far pubblicare un fumetto che accosta un'icona religiosa al Mostro della Palude<ref name=ac89/>. Karen Berger, che inizialmente ha approvato la storia, dichiara che vi è stata un'interferenza della [[Warner Bros.]] in quanto il 5 marzo del 1989 è stata annunciata la creazione della grande corporation Time/Warner, gruppo di controllo della ''DC''<ref name=ac89/>. Inoltre non si vuole creare problemi all'imminente uscita del secondo lungometraggio cinematografico e della serie televisiva sul personaggo<ref name=ac89/>. Rich Veitch abbandona la serie e fonda una sua compagnia indipendente, la "King Hell", per la quale pubblica "Brat Pack", una delle opere fondamentali del fumetto revisionista del genere supereroistico<ref name=ac89/>.
 
=== Il periodo Vertigo (1993-2006) ===
 
Tra i titoli che rientrano tra i "Mature Readers" di Karen Berger vi è la serie [[Hellblazer]] che debutta nel 1988 con protagonista [[John Constantine]] (personaggio creato da Alan Moore su ''Swamp Thing''), [[Animal Man]] di [[Grant Morrison]] (dal settembre 1988), lo scrittore scozzese prende inoltre le redini (insieme a Berger) della [[Doom Patrol]] col n. 19 del febbraio 1989 e Peter Milligan reinventa ''[[Shade, the Changing Man]]'' con una nuova serie (luglio 1990)<ref name=ld224>Les Daniels, in "On the Verge of Vertigo - Comics on the Cutting Edge", in {{cita | DC Comics: a celebration of the world's favorite comic book heroes | pp.224-227}}</ref>. Ma l'opera seminale il cui impatto è paragonabile a quello dato da Moore è il [[Sandman]] di Neil Gaiman che debutta con data di copertina gennaio 1989. Gaiman afferma che ciò che lo ha portato a scrivere per i fumetti sono le opere realizzate da Alan Moore negli anni ottanta per la ''DC'' (tra cui il suo run su ''Swamp Thing'')<ref>Les Daniels, in "The Sandman's Coming - A New Approach to Making Myths, in {{cita | DC Comics: a celebration of the world's favorite comic book heroes | pp.206-207}}</ref>. In una riunione tra Jenette Khan, Paul Levitz e Dick Giordano si decide che i titoli "Mature Readers" di Karen Berger saranno il fulcro di un nuovo imprint della ''DC'' indirizzato ad un pubblico adulto e capace di proporre opere innovative. Si tratta della [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]] che debutta nel marzo del 1993<ref name=ld224/>. La Berger afferma che i due titoli maggiormente hanno contribuito a formare le basi per rendere possibile la nascita di questa linea editoriale sono stati lo ''Swamp Thing'' di Alan Moore e il ''Sandman'' di Neil Gaiman<ref name=ld224/>. Anche se il ciclo di storie di Moore sul personaggio è ormai terminato da circa sei anni, la serie ''Swamp Thing'' passa sotto l'etichetta ''Vertigo'' a partire dal numero 129. In questo periodo i testi della serie sono affidati alla scrittrice Nancy A. Collins, acclamata scrittrice di romanzi horror e vincitrice del [[Premio Bram Stoker|Bram Stoker Award]]<ref>{{cita | DC Previews n.13 | p.82}}.</ref>. La serie non sta però riscuotendo un grande successo presso i lettori e il passaggio sotto la neonata Vertigo non migliora la situazione<ref name=st2/>. Karen Berger cerca di attirare nuovamente i lettori affidando la serie a [[Grant Morrison]] coadiuvato dall'allora semi sconosciuto [[Mark Millar]] (futuro "best-selling author" e fondatore del [[Millarworld]]). I due sconvolgono completamente lo status-quo del personaggio riportando in auge Alec Holland, che si risveglia in un ospedale febbricitante e reduce da un incubo in cui era stato una essere elementale di origine vegetale che viveva in una palude<ref name=mark>Grant Morrison e Mark Millar (testi) - Philip Hester e Kim DeMulder (disegni), ''Swamp Thing'' (Volvol.2)'' nn.140-143, DC Comics/Vertigo, New York, marzo-giugno 1994</ref>. Swamp Thing nel frattempo vaga senza coscienza come un mostro selvaggio<ref name=mark/>. Morrison rimane sul titolo solo per lo story-arc iniziale ("Bad Gumbo", per i nn. 140-143) e dal n. 144 (luglio 1994) i testi sono interamente affidati al giovane Mark Millar<ref name=mark/>, al suo primo importante impegno per il mercato statunitense. I suoi progetti sono ambiziosi e prevedono lo svilupparsi di una storyline che vede Swamp Thing arrivare ad incarnare il più potente [[Elementale|essere elementale]] del pianeta<ref>Mark Millar (testi) - Philip Hester & AA.VV. (disegni), ''Swamp Thing'' (Volvol.2)'' nn.144-171, DC Comics/Vertigo, luglio 1994 - ottobre 1996</ref>. La serie continua però a perdere lettori e non riesce a superare la crisi del mercato fumettistico di metà anni novanta. Viene chiusa con il n. 171 (ottobre 1996) e nonostante sia stata un punto di riferimento per i titoli dell'imprint di Karen Berger, dovranno passare 4 anni per assistere ad un rilancio del personaggio<ref name=st2>{{cita web|url=http://comicvine.gamespot.com/swamp-thing/4050-3465/|titolo="Swamp Thing" (Vol.2)| lingua=en | accesso=15 luglio 2019}}</ref>.
 
Nel 2000 viene lanciata una terza serie, ''Swamp Thing'' (vol. 3), pubblicata tra il 2000 e il 2001, interamente scritta da [[Brian Vaughan|Brian K. Vaughan]] e disegnata da Roger Petersen e Giuseppe Camuncoli<ref name=st3>Brian K. Vaughn (testi) - Roger Petersen e Giuseppe Camuncoli (disegni), ''Swamp Thing'' (Volvol.3)'' nn.1-20, DC Comics/Vertigo, New York, maggio 2000 - dicembre 2001</ref>. Lo Swamp Thing originale non ha però lo spazio del protagonista e la storia è incentrata su una nuova Creatura della Palude il cui alter ego umano è ''Tefè'' ovvero la figlia di Abby Holland e dello Swamp Thing originale, di cui ha ereditato le caratteristiche di creatura elementare<ref name=st3/>. Con l'aiuto di John Constantine il padre era riuscito a farle dimenticare la sua natura e la su stessa identità ma la ragazza arriva a prendere consapevolezza dei suoi poteri e della sua eredità<ref name=st3/>. Questa nuova incarnazione del personaggio non piace ai lettori e chiude dopo 20 numeri, risultando essere la serie regolare di ''Swamp Thing'' meno longeva tra quelle finora pubblicate<ref>{{Cita web|url=http://www.comicsbox.it/serie.php?serie=SWAMPT3|titolo=Swamp Thing vol 3 :: ComicsBox|sito=www.comicsbox.it|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comics.org/series/7271/|titolo=GCD :: Series :: Swamp Thing|sito=www.comics.org|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://comicbookdb.com/title.php?ID=756|titolo=Swamp Thing (2000) - Comic Book DB|sito=comicbookdb.com|accesso=12 marzo 2018}}</ref> Tra il 2004 e il 2006 viene pubblicata l'ultima serie di ''Swamp Thing'' per l'etichetta Vertigo. Il primo arco narrativo ("Bad Seed") è affidato allo scrittore Andy Diggle che deve cercare di riportare il focus della serie (e l'interesse dei lettori) sul personaggio originale, come editor viene scelto Will Dennis. Diggle abbandona dopo soli 6 numeri e dopo due albi fill-in di Will Pfeifer, lo scrittore definitivo diviene Joshua Dysart (dal n. 9 al conclusivo n. 29) ma ancora una volta il titolo non riesce ad ottenere un buon riscontro di vendite. D'altra parte persino l'acclamato ciclo di storie di Alan Moore degli anni settanta non era stato un successo commerciale e le difficoltà ad imporre il personaggio ad una più ampia fascia di lettori è ormai evidente alla dirigenza della ''DC''<ref name=ac84/><ref>{{Cita web|url=http://comicbookdb.com/title.php?ID=757|titolo=Swamp Thing (2004) - Comic Book DB|sito=comicbookdb.com|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comics.org/series/12262/|titolo=GCD :: Series :: Swamp Thing|sito=www.comics.org|accesso=12 marzo 2018}}</ref>
 
=== L'epoca post-Vertigo (dal 2011) ===
Nel 2009 si conclude la presidenza di Paul Levitz e si istaura un nuovo assetto manageriale che vede come Presidente Diane Nelson. A differenza di Levitz la cui carriera si è svolta sempre all'interno delle pubblicazioni a fumetti ''DC'' (come scrittore, editor e diversi altri ruoli), la Nelson viene dallo sviluppo dei franchise cinematografici della [[Warner Bros.]] e come prima decisione si appresta ad un [[reboot (mass media)|reboot]] dell'intero universo fumettistico della ''DC''. Vengono quindi lanciate 52 serie che ripartono dal n. 1 e la continuity degli albi antecedenti al 2011 è azzerata.
All'interno di questo progetto editoriale noto come [[The New 52]] esordisce nel 2011 una quinta serie regolare, ''Swamp Thing'' (vol. 5), scritta principalmente da Scott Snyder e poi da Charles Soule e disegnata da Yanick Paquette e altri.<ref>{{Cita web|url=https://www.comics.org/series/60834/|titolo=GCD :: Series :: Swamp Thing|sito=www.comics.org|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comicsbox.it/serie.php?serie=SWAMPT5|titolo=Swamp Thing vol 5 :: ComicsBox|sito=www.comicsbox.it|accesso=12 marzo 2018}}</ref> La serie dura 42 albi, 40 con numerazione regolare, a cui si aggiungono un ''Swamp Thing'' n. 0 e ''Swamp Thing'' (Volvol.5)'' numero 23.1 di Charles Soule e Jesus Saiz (novembre 2013). In questo albo speciale non è protagonista Swamp Thing ma Anton e Abigail Arcane. Nel 2016 è stata pubblicata una [[Miniserie (fumetto)|miniserie]], ''Swamp Thing'' (vol. 6), scritta da Len Wein e disegnata da Kelley Jones.<ref>{{Cita web|url=http://www.comicsbox.it/serie.php?serie=SWAMPT6|titolo=Swamp Thing vol 6 :: ComicsBox|sito=www.comicsbox.it|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comics.org/series/95469/|titolo=GCD :: Series :: Swamp Thing|sito=www.comics.org|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://comicbookdb.com/title.php?ID=49924|titolo=Swamp Thing (2016) - Comic Book DB|sito=comicbookdb.com|accesso=12 marzo 2018}}</ref>
 
Dopo la miniserie del 2016, nel gennaio del 2018 viene pubblicato l'albo unico ''Swamp Thing Winter Special''<ref name=p350>{{cita | Previews n.350 | p.75}}.</ref>. La storia principale è scritta da [[Tom King]] e disegnata da Jason Fabok, vincitrice dell'Eisner Award 2019 come miglior "Best Short Story" (o ''miglior storia breve'')<ref name=ew19/>. L'albo vuole essere un tributo ai creatori del personaggio ovvero Len Wein e Bernie Wrightson infatti come "bonus story" viene inserita quella che viene presentata come <<L'ultima storia di Swamp Thing del leggendario scrittore Len Wein>><ref name=p350/>. I disegni sono affidati a Kelly Jones e si basano su uno script che doveva delineare la storia del primo numero di una nuova serie regolare sul personaggio<ref name=p350/>. Come contenuto extra è presente il soggetto originale scritto da Wein<ref name=p350/>.
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== Premi e riconoscimenti ==
*1973, ''Shazam Ward'' per il "Best Comic Created in 1972", la serie ''Swamp Thing'' pubblicata nel 1972 viene premiata come il miglior nuovo comic book dell'anno<ref name=ac83/>.
*1973, ''Shazam Award'' per la "Best Individual Story" del 1972, la storia pubblicata nell'albo ''Swamp Thing'' n. 1 dal titolo "Dark Genesis" di Len Wein e Bernie Wrightson è premiata come la miglior storia singola del 1972<ref name=ac83/>.
*Sempre nel 1973 Len Wein vince lo ''Shazam Award'' come "Best Writer" (ovvero ''miglior scrittore'') e Bernie Wrightson come "Best Penciller" (ovvero come miglior disegnatore). Inoltre Wrightson, con il suo stile inusuale e dettagliato, viene riconosciuto come il legittimo erede delle migliori opere horror della ''EC Comics'' con particolare riferimento al leggendario artista "Ghastly" Graham Ingels<ref name=ac83/>.
*1985-1986, Alan Moore vince per due anni consecutivi il ''Jack Kirby Award'' come "Best Writer" (ovvero miglior scrittore) per il suo lavoro sulla seconda serie di ''Swamp Thing''<ref name=jka>{{cita web|url=http://www.primidi.com/swamp_thing/awards|titolo= Swamp Thing's "Jack Kirby Award"|lingua=en|accesso= 5 luglio 2019}}</ref>.
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=== Cinema ===
*L'interesse per una trasposizione cinematografica di ''Swamp Thing'' è alquanto singolare in quanto arriva a distanza di anni dalla chiusura della serie regolare degli anni settanta<ref name=ld184>Les Daniels, in "Swamp Thing on Screen", in {{cita | DC Comics: a celebration of the world's favorite comic book heroes | pp.184-185}}</ref>. Questo dimostra però l'impatto lasciato dal personaggio nell'immaginario collettivo e la lavorazione e distribuzione del lungometraggio porta anche al lancio di una nuova serie fumettistica il cui successo e longevità supererà la precedente rendendo il Mostro della Palude un simbolo dell'Universo DC<ref name=ld184/>. L'impegno a portarlo all'attenzione degli studios hollywoodiani è dovuto a Michael E. Ulsan e Benjamin Melniker, un compito non certo semplice in quanto si trattava di un personaggio non supereroistico, che non apparteneva alla "Trinità" della ''DC'' ovvero Superman, Batman e Wonder Woman e che nei primi anni ottanta non era neppure supportato da una serie a fumetti. Nonostante questo riescono a coinvolgere un grande regista emergente quale [[Wes Craven]] e trovano i fondi necessari per realizzare la pellicola, anche se non potrà contare sugli spettacolari effetti speciali e sul budget da blockbuster del Superman di [[Christopher Reeve]], uscito con il sequel al film del 1978 solo un paio d'anni prima<ref name=ld158/>. [[File:Swamp Thing 2.jpg|thumb|Swamp Thing interpretato da [[Dick Durock]] nel film ''[[Il ritorno del mostro della palude]]''.|320px]] Il titolo è ''[[Il mostro della palude]]'', Swamp Thing è interpretato da [[Dick Durock]] e l'anno di distribuzione è il 1982. Il costo di realizzazione non deve superare i 3 milioni di dollari e l'intera crew deve arrangiarsi in ogni modo possibile per rendere credibile il make-up del mostro e le scene che richiedono effetti speciali<ref name=ld184/>. Da sottolineare la stoica interpretazione di Durock (coperto per ore al giorno da diversi strati di trucco), [[Adrienne Barbeau]] nel personaggio di Cable ([[Abby Holland]] nella versione a fumetti) e Louis Jourdan come il villain Arcane. Il compimento del progetto è però reso possibile dalla maestria di Wes Craven che ha già alle spalle film quali ''[[L'ultima casa a sinistra (film 1972)|L'ultima casa a sinistra]]'' del 1972 e ''[[Le colline hanno gli occhi (film 1977)|Le colline hanno gli occhi]]'' del 1974<ref name=ld184/>. Due anni più tardi digirerà il film capolavoro che lo lancia nel firmamento dell'horror-movie ovvero [[Nightmare - Dal profondo della notte]]<ref name=ld184/>.
* ''[[Il ritorno del mostro della palude]]'' (''The Return of Swamp Thing''), film del [[1989]] di [[Jim Wynorski]] in cui Swamp Thing è di nuovo interpretato da [[Dick Durock]], in quanto si tratta di un sequel de ''Il Mostro della Palude'' del 1982<ref name=ld184/>. Questo secondo film risulta essere meno riuscito del precedente è ha il poco lusinghiero record di essere uno dei cinecomic di minor successo di tutti i tempi<ref name=cba2>{{cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/genres/chart/?view=main&sort=gross&order=DESC&pagenum=2&id=comicbookadaptation.htm|titolo=Comic Book Adaptation #101-173 /1978-present|lingua=en|accesso=4 luglio 2019}}</ref>. L'incasso è di soli $192,816 (centonavantaduemila e ottocentosedici dollari)<ref name=cba2/>. Questo nonostante vi sia un miglioramento nel make-up di Swamp Thing e una maggiore attenzione agli effetti speciali<ref name=ld184/>. Inoltre il soggetto cerca di prendere spunto dall'acclamato ciclo di storie a fumetti di Alan Moore pubblicato sulla serie e fumetti tra il 1984 e il 1987 ma il risultato è molto lontano dalla filosofia e dall'epica espressa dal capolavoro di Moore, sviluppando invece maggiormente situazioni grottesche e ridicole (più o meno volute)<ref name=ld184/> . Oltre all'attore protagonista torna anche Louis Jourdan mentre Abby Arcane è interpretata da [[Heather Locklear]]<ref name=ld184/>. Nonostante l'insuccesso della pellicola, nel 1989 viene comunque commissionata una serie televisiva per [[USA Network|USA Cable Network]]<ref name=ld184/>. Si tratta di una serie [[spin-off (mass media)|spin-off]] dei due lungometraggi con Dick Durock ancora una volta nei panni della Creatura della Palude<ref name=ld184/>.
 
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