Tensione interna: differenze tra le versioni

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==Cenni storici==
La nozione di una tensione interna agente attraverso le superficie di un solido deformato fu per prima introdotta dal matematico e fisico [[Gottfried Wilhelm Leibniz]] nel [[1684]] e da [[Jakob Bernoulli]] nel [[1691]]. Nel [[1713]] [[Antoine Parent]] (1660-1726), un matematico francese, riconobbe, anche se in modo fumoso, l'esistenza delle tensioni tangenziali. Successivamente, attorno al [[1750]], [[Daniel Bernoulli]] ed [[Eulero]] formularono una teoria completa della trave, introducendo l'idea delle tensioni interne sulla sezione di una trave ed associando ad esse una [[forza risultante]] ed un [[momentoMomento risultantedi un vettore|momento]] risultante. Nel [[1752]] Eulero associò l'idea delle componenti normali della tensione al concetto di [[pressione]]. Ulteriori contributi al concetto di tensione furono dati dal fisico ed ingegnere francese [[Charles Augustin de Coulomb|Coulomb]] (1736-1806) che diede una precisa formalizzazione del concetto di tensione tangenziale. Ma fu il grande matematico (ma con formazione anche ingegneristica) francese [[Augustin-Louis Cauchy]] (1789-1857) che, nel [[1822]] formalizzò il concetto di tensione nel contesto di una generale teoria tridimensionale.
 
==Il vettore delle tensioni==