Comunità virtuale: differenze tra le versioni

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Infine la diffusa frequentazione di ambienti dove la digitazione veloce del testo è fondamentale ha portato al diffondersi di uno ''slang'' e di una serie di abbreviazioni, a volte di interpretazione riservata agli ''addetti ai lavori''.Si ritiene che un uso troppo esteso di questo linguaggio [[Gergo di Internet|gergale]] sia da ritenersi ''cattiva educazione''<ref>Marco Calvo, Gino Roncaglia ''Internet '97 Manuale per l'uso della rete'', Laterza, 1997</ref>.
 
== TipologieStruttura ==
Premessa necessaria è che la modalità di interazione tra i membri, in ogni comunità, virtuale o meno, possa avvenire in forma sincrona o asincrona. Una lettera, o un messaggio in una bacheca universitaria sono ad esempio sistemi asincroni; una telefonata o un incontro diretto si configurano come modalità sincrone (in tempo reale).
 
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[[File:Mezzi.jpg]]
 
== Tipologie ==
Tra le molte tipologie di comunità virtuali possiamo distinguere, spaziando tra le varie finalità d'uso e le rispettive tempistiche d'interazione, tra i principali strumenti che le supportano:
 
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* nell'ambito dello [[ciclo di vita del software|sviluppo software]] per community un insieme di sviluppatori tra loro più o meno cordinati che apportano miglioramenti, benefici o cambiamenti ad un progetto [[software]] riunita in newsgroup.
 
=== TipologieIl miste''bookcrossing'' ===
{{Vedi anche|Bookcrossing}}
Un caso emblematico di commistione tra comunità virtuale e comunità reale, è quella offerta dal [[Bookcrossing]]. In questo caso osserviamo come una robusta comunità digitale, con oltre mezzo milione di iscritti, localizzata in diversi paesi del mondo, si concretizzi fisicamente negli [[BookCrossing#Incontri virtuali e non tra i BookCrossers|incontri]] (in Italia i cosiddetti Meetup, locali e MUNZ, nazionali)<ref>Ivan Donati ''Comunità di lettori e promozione della lettura: il caso del Bookcrossing'', Milano, 2004 [http://www.bibliotecanichelino.it/bit/Materiali/Tesi%20IvanDonati.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070204053108/http://www.bibliotecanichelino.it/bit/Materiali/Tesi%20IvanDonati.pdf |date=4 febbraio 2007 }}</ref>. La contaminazione tra diverse modalità di interazione è un caso non isolato, e sono frequenti ad esempio i siti, prevalentemente commerciali, che utilizzano la rete come supporto per finalità di incontro, ma in genere di tipo individuale e non rientranti quindi nella categoria comunitaria.
 
Secondo l'etnologa [[Alessandra Guigoni]] il caso del Bookcrossing è paradigmatico, e tentando di ricostituire forme, quasi scomparse nella società urbana contemporanea, di ''socialità primaria'', va oltre e contribuisce alla costruzione di ''legami forti'', proponendo contemporaneamente modalità sociali alternative a quelle dominanti.
 
{{citazione|Questa maggiore integrazione tra vita online e vita offline costituisce un'evoluzione plausibile delle comunità virtuali d'interesse, che, oltre ad avere come in passato argomenti ancorati al mondo reale (interessi ed esperienze di vita da condividere, conoscenze e competenze, progetti da costituire nella vita telematica), da qualche tempo stanno creando legami attraverso spazi, oggetti e reti reali, come nel caso del bookcrossing appunto.|[[q:Alessandra Guigoni|Alessandra Guigoni]]}}