I milanesi ammazzano al sabato: differenze tra le versioni
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Duca inizia a tracciare i movimenti della giovane, ricerca favorita dalla sua appariscenza. Le indagini lo portano ad addentrarsi nella torbida [[Milano]] del sesso a pagamento e dello sfruttamento della [[prostituzione]]. Dopo pochissimi giorni, tuttavia, Donatella viene trovata morta, bruciata viva all'interno di un covone di fieno. Duca ottiene presto conferma del sospetto che la ragazza sia stata rapita da individui privi di scrupoli, disposti ad approfittare delle sue condizioni per avviarla alla [[prostituzione]]. La prima persona a cui portano le indagini è un giovane, Salvatore Carasanto, che vive adescando ragazze da avviare alla prostituzione. Duca e Mascaranti con le minacce e con la promessa di lasciarlo libero ottengono la sua collaborazione. Il ragazzo ammette di aver sentito parlare della singolare ragazza da un ragazzo incontrato per caso, che gli aveva raccontato di avere tra le mani una ragazza gigantesca che gli aveva fruttato ottimi affari. Salvatore non conosce l'identità della persona che ha incontrato, ma fornisce un [[identikit]] preciso del sospetto e indica alcune case utilizzati come [[bordello|bordelli]] dalla banda.
Come sempre Lamberti chiede alla sua
Nel frattempo Mascaranti rintraccia l'uomo indicato da Herero, il cavalier Salvarsati. L'uomo dapprima nega di aver conosciuto la ragazza, ma quando Herero entra nell'ufficio deve capitolare e rivelare l'indirizzo della persona che gli procurava gli incontri; tuttavia in quel luogo la polizia trova una casa in demolizione. Anche Herero non trova nessuna nuova informazione, e le indagini arrivano a un punto morto.
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