Scuola dell'infanzia: differenze tra le versioni

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La denominazione "Scuola dell'infanzia" è stata introdotta dagli [[Orientamenti]] del [[1991]] in sostituzione della dicitura "scuola materna", inserendola, in questo modo, a pieno titolo, nel sistema educativo. La durata della scuola dell'infanzia è di 3 anni, come già nei precedenti ordinamenti (per approfondire vedi: [[storia della scuola italiana]]).
 
Non riveste carattere obbligatorio; questa fase di scuola è generalmente caratterizzata da gioco e convivenza con i compagni, sviluppo di apprendimenti significativi e relazioni anche in preparazione alla [[scuola primaria]].
La scuola dell'infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e apprendimento riflessivo nei diversi ambiti della vita dei bambini.
Le attività che vengono proposte vengono strutturate in relazione ai campi d'esperienza, ossia obiettivi di apprendimento da conseguire durante tutti i tre anni di scuola.
Le [[Indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia del 2007]] li definiscono in questo modo:
* il sé e l'altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);
* il corpo in movimento (identità, autonomia, salute);
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* la conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura).
 
Generalmente, la scuola dell'infanzia si divide in tre sezioni per fasce d'età: "piccoli" (primo anno), "medi" o "mezzani" (secondo anno) e infine "grandi" (terzo anno).
Le sezioni possono anche essere eterogenee, ossia accogliere bambini di 3, 4 e 5 anni, proponendo un modello di apprendimento/insegnamento diverso, che fa leva sullo stimolo e le sollecitazioni degli alunni più grandicelli che faccianofanno da tutor per iai più piccoli.
Sono previste le Sezioni Primavera per i bambini cosiddetti "anticipatari" che possono frequentare anche prima dei 3 anni.
 
==== Indicazioni nazionali ====