Interlinguistica: differenze tra le versioni

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Le lingue "a posteriori" vengono ulteriormente divise in "lingue schematiche" (ad es. l'Esperanto), che cercano di semplificare e sintetizzare il più possibile le lingue prese a modello, sperando di essere più neutrali verso i parlanti di lingue molto diverse; e "lingue naturalistiche" (ad es. l'Interlingua, l'Occidental o la [[Lingua Franca Nova]]) che, pur semplificandole, cercano di restare vicine alle lingue prese a modello; sperando di abbreviare il tempo di apprendimento, almeno per i parlanti delle lingue di riferimento.
 
È significativo che, mentre il latino e le lingue neolatine siano state il riferimento di un grandissimo numero di interlingue, molte meno sono state quelle a base germanica, meno ancora quelle a base slava<ref>es. "Mezhduslavjanski Jezik" del ceco Ladislav Podmele (1839-1914), ideato prima che lo scrittore diventasse esperantista.</ref>, e si contano sulla punta delle dita quelle a base greca<ref>Es. "Apolema" del francese Raoul de la Grasserie (1839-1914)</ref> ed ebraica.
 
Per esigenze di spazio, la seguente tabella elenca una o poche lingue rappresentative per ogni tipo classificato. Molte altre potrebbero essere citate.