Un uomo un'avventura: differenze tra le versioni

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*'''Colori:''' [[Ugo Pietrafitta]]
*'''Contesto e ambientazione:''' La storia si svolge il 23 febbraio [[1945]], e racconta in maniera romanzata della conquista del [[Suribachi|monte Suribachi]] durante la prima fase della [[battaglia di Iwo Jima]], uno degli ultimi scontri della [[Seconda guerra mondiale]], che vide opposti [[Stati Uniti d'America|americani]] e [[giapponesi]].
'''Trama:''' Il soldato "Joe" (ma il suo vero nome è ignoto: il soprannome deriva dalla scritta sul casco, preso a un compagno morto), dei ''[[United States Marine Corps|Marines]]'', fa parte del drappello guidato dal sergente Stagg, un uomo duro efanatico guerrafondaio, durante la battaglia di Iwo Jima. L'obiettivo iniziale è conquistare il Suribachi, un alto monte pieno di trappole e di rifugi di giapponesi. La missione è ardua, ma l'orgoglioso Stagg è disposto a tutto pur di essere il primo ad arrivare sulla cima.<br>
La scalata è fatta di continui momenti di violenza. "Joe" è un ragazzo tutto sommato sensibile, ma Stagg lo costringe ad abbandonare sempre più i suoi scrupoli, come quando lo inonda con un fiotto di sangue, sgozzandogli un giapponese in faccia. I loro compagni muoiono via via, in parte per la ferocia dei nemici, in parte per la sconsideratezza del sergente, che non esita a sacrificarli.<br>
Infine, solo loro due arrivano sulla vetta. Sicuro che "Joe" non avrà mai il coraggio, Stagg lo sfida ad ucciderlo, per scaricare la tensione e la rabbia che il soldato ha accumulato nei suoi confronti lungo l'ascesa. Stanco del sergente, "Joe" trova inaspettatamente il coraggio e gli spara; poi, subito pentito, torna sulla spiaggia, mentre gli altri soldati arrivati nel frattempo issano dietro di lui la bandiera americana.