Vincenzo I Gonzaga: differenze tra le versioni

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<br>Nel corso di una di quest'ultime, il 3 luglio [[1582]], accompagnato da Ippolito Lanzoni, un cortigiano vizioso e scroccone, detestato dal padre [[Guglielmo Gonzaga|Guglielmo]], ebbe a scontrarsi con il giovane scienziato scozzese, [[James Crichton]], detto "Critonio", tenuto invece in gran considerazione dal padre di Vincenzo, che ne aveva fatto il consigliere preferito. Vincenzo detestava a sua volta Chrichton e lo scontro si concluse con un duplice omicidio: Chrichton uccise il Lanzoni, ma venne poi ucciso da Vincenzo. Implorato il perdono al padre, furioso per l'uccisione del suo consigliere, Vincenzo venne assolto.<ref>Kate Simon, ''I Gonzaga'', pp. 280-281</ref>
 
il 13 luglio [[1585]] Vincenzo Gonzaga si recòreca a [[Marmirolo]] per accogliere quattro nobili giapponesiGiapponesi che, di ritorno da Roma e direttidirertti in Portogallo, sostarono a Mantova, dove vennerovengono ricevutiricevuto con grandi onori da tutta l'Aristocrazia Mantovana. Ilil 10 maggio del [[1587]] Vincenzo Gonzaga, insieme agli arcieri ducaliDucali Antonio Bardellini e Alessandro Lomazzo, incontròincontra e ferìferisce gravemente l'organista ducale della cappella di Santa Barbara Rogero Detroffeis;, il seguinto il Principe Vincenzo coprì la fuga dei due arcieri via fiumeFiume per Bologna, per poi in seguitoinseguito farli tornare a Mantova per farli processare e giustiziaregustiziare per il crimine commesso. Nel [[1587]] Vincenzo venneviene incoronato quarto duca di Mantova con incredibile sfarzo. Perdove l'occasionevestì indossò un ricchissimo manto trapuntato d'oro e gemme, foderato d'ermellino: la sola corona ducale venne valutata 500.000 [[Scudo (moneta)|Scudi]]., Dopodopo aver ricevuto lo scettro ducale e il giuramentoGiuramento di fedeltà dei sudditi mantovaniMantovani e monferriniMonferrini e dell'aristocrazia, alla solenne cerimonia d'incoronazioneIncoronazione le furono presenti le massime autorità del ducato e delle diplomaziediplomazioe delle varie corti italianeItaliane ed estereEstere per rendere omaggio al nuovo duca di Mantova: egli poi mosse con una cavalcata per le vie cittadine<ref>[https://books.google.it/books?id=VzkwAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=origine+di+Mantova&hl=it&sa=X&ei=hfnDVKmVM5Dlap-wgNgG&ved=0CCMQ6AEwAA#v=snippet&q=incoronazione%2B1587&f=false Storia di Mantova dalla sua origine fino all'anno 1860]</ref><ref>[http://digilib.bibliotecateresiana.it/sfoglia_storia.php?id=&sottogruppo=164.F.29&gruppo=&creator=&title=&publisher=&date=&date1=&shelfmark=&op=esplora_ric&offset=10 Cronaca universale della città di Mantova. Volume III]</ref>. La cerimonia d'incoronazione [[Incoronazione]] a [[Mantova]] di Vincenzo I venne ricordata come una delle più sfarzose cerimonie del suo tempo. Nelil [[1588]]23 Vincenzosettembre, ottennecioè dallil giorno dopo la solenne cerimonia dell'imperatoreIncoronazione, [[Rodolfoil II]]Duca Vincenzo I Gonzaga, inizio il suo Ducato con la prima mansione come capo di porrestato, nelloricevendo stemmasolennemente deiin Gonzagaudienza lepubblica insegnei araldichenomi dellapiù [[Casaimportanti d'Asburgo|Casadelle d'Austria]]famiglie aristocratiche Monferrine del Ducato del Monfferrato, sormontateper dallamediare coronariguardo arciducalecerti attriti interni che vigevano da alcuni mesi riguardanti i rapporti che ebbero questi membri dell'aristocrazia Monferrina, la questione si risolse con un severo ammonimento agli aristocratici riguardante il rispetto dei propri feudi e sempredegli nelloabitanti stessoche annovivevano lei loro feudi che i Gonzaga assegnarono alla nobiltà del Monferrato, ed in caso di continui dissidi interni he avrebbero potuto minare la stabilità del Monferrato. il Duca Vincenzo ricevetteI dalleGonzaga maniminaccio dicome [[Papasolenne Sistoprovvedimento V]]il l'onorificenzaritiro delloimmediato stoccodelle doratoinvesiture ealla nobiltà discordante, se essi avessero continuato nelle loro diatribe interne. il 16 ottobre 1587 durante la tremenda esondazione del cappelloPo, il Duca Vincenzo fece immediatamente inviare gli aiuti necessari per soccorrere alla popolazione afflita dal disastro.
<br>Nel [[1588]] Vincenzo ottenne dall'imperatore [[Rodolfo II]] di porre nello stemma dei Gonzaga le insegne araldiche della [[Casa d'Asburgo|Casa d'Austria]], sormontate dalla corona arciducale, e sempre nello stesso anno il Duca Vicenzo riceve dalle mani di Papa [[Papa Sisto V|Sisto V]] l'onorificenza dello stocco dorato e del cappello.
[[File:Portrait of Vincenzo I Gonzaga.jpg|thumb|left|Vincenzo I Gonzaga con il collare dell'[[Ordine del Toson d'oro]].]]
 
Intorno al [[1590]] il duca ordinòordina la costruzione di un arsenale a [[Porto Catena]], opera destinata alla difesa dello stato mantovano., Durantedurante la prima parte del suo ducato la società mantovana finanziòfinanzia con le tasse dei cittadini una vasta operazione di polizia nei domini gonzagheschiGonzagheschi contro le bande di malviventi, e sempre nello stesso anno il duca Vincenzo stanziòstanzia 25.109 [[Ducato (moneta)|Ducati]] per le spese di stato e per aumentare i servizi nelle campagne del mantovano.
 
Il 26 febbraio del 1591, il duca Vincenzo, iniziòinizia una lunga trattativa per l'immediata annessione del [[Ducato di Sabbioneta]] al [[Ducato di Mantova]]. La trattativa ingaggiata dal duca Vincenzo I Gonzaga alla Duchessa [[Isabella Gonzaga (1565-1637)|Isabella Gonzaga]], durò sino al 1609 con un fallimento da parte del duca di Mantova. Nonostante la trattativa comprendesse l'appoggio della cessione dello stato Sabbionetano, in cambio di una cifra di 400.000 Ducati mancanti nelle casse personali del duca Vincenzo, dato che la liquidità statale di Mantova non permetteva al capo di stato di estrarre la somma necessaria per interessi personali, legge che venne approvata dal Senato di Giustizia e dal Maestrato Camerale su richiesta del pìù abile e noto Cancelliere (Primo Ministro) [[Annibale Chieppio]], che tentò in tutti i modi di limitare al massimo le eccessive espansioni economiche e finanziarie (gioco d'azzardo, festini di corte, e compravendita eccessiva di materiale artistico) del il duca Vincenzo, tentò di estrarre questa cifra per un secondo tentativo di trattare con la Duchessa Isabella, ma il tentativo fallì. sempre nello stesso anno, il duca Vincenzo si reca a Roma per una visita di stato al papa [[Papa Innocenzo IX|Innocenzo IX]], questa visita era l'occasione per il duca di Mantova, di esporgli personalmente il progetto di Creazione per un futuro ordine dinastico Religioso dedicato alla reliquia del Sangue di Cristo. Dal [[1592]] ingaggiò con [[Francesco Gonzaga (1577-1616)|Francesco Gonzaga]], terzo marchese di [[Castiglione delle Stiviere]], una lunga disputa sul dominio di [[Castel Goffredo]], dopo l'[[assassinio di Rodolfo Gonzaga]], che si concluse a suo favore solo nel [[1602]]: l'imperatore stabilì il possesso di Castel Goffredo a Vincenzo, contro cessione delle terre di [[Medole]] a Francesco. Desideroso di rinverdire le gesta degli avi, organizzò diverse costose spedizioni in [[Ungheria]] per combattere i turchi. In nessuna di queste però ebbe modo di dar prova di valore, in quanto non si andò mai al di là di brevi scaramucce e le spedizioni fecero notizia più per le numerose feste e ricevimenti organizzate dove passava l'esercito gonzaghesco, che per motivi militari<ref>Nel [[1595]], "unico principe cristiano a rispondere all’appello dell’imperatore [[Rodolfo II]], arma a proprie spese tre compagnie di archibugieri, di cento cavalli l’una
(«honoratissimamente vestiti de casache longhe, l’una cioè di giallo, la seconda di morello et la terza di carmasino; sopra la manica destra di cadauno del detto vestimento vedeva intagliato una luna col motto ‘Sic’»), inviate il 5 luglio alla volta dell’[[Ungheria]], al “governo” del generale Carlo Rosso": Paola Venturelli, ''Vincenzo I Gonzaga (1562-1612): abiti e armature per il duca: tra Mantova e Milano'', Nuova rivista storica: XCVII, 2, 2013, p. 399 (Roma: Società editrice Dante Alighieri, 2013).</ref>. Nella prima spedizione in Ungheria inviòinvia un contingente mantovano ben armato e ben dotato di un'ottima preparazione militare. Nonostante i fatti seguenti della Campagna, l'intervento militare Mantovano non ebbe grandi successi di notorietà nei confronti degli alti vertici militari. Altra impresa in cui si cimentò il duca fu la costruzione della poderosa cittadella di [[Casale Monferrato]], opera che avrebbe dovuto agevolare la difesa della città, ma che in realtà si rivelò invece in seguito un polo di attrazione per le mire dei vari rivali ([[Casa Savoia|Savoia]] su tutti). Intorno intorno al [[1596]], per far fronte ai continui danni naturali causati dalle esondazioni del Po, il Duca ripristinòripristina il Monte di Pietà, abolito precedentemente dai suoi precedessori, dove per l'occasione di questo ritorno, chiese sia al clero che alla nobiltà di versare un certo quantitativo di finanziamento, dato che i maggior parte dei tributi pagati, vennero dai mercanti e dai commerci esteri con le varie signorie Italiane del suo tempo. nel [[1598]] tramite il principe Polacco [[Zygmunt Gonzaga Myszkowski]], Vincenzo Gonzaga, cercò di candidarsi all'elezione di [[Sovrani di Polonia|Re di Polonia]], progetto che non riuscì a trovare molto consenso tra l'Aristocrazia Polacca, ma la richiesta venne attentamente valutata, ed osteggiata dalle Potenze Imperiali e Slave dell'epoca.
 
Liberò [[Torquato Tasso|Tasso]] dalla prigionia e tenne alla sua corte sia il giovane [[Claudio Monteverdi]],<ref>Monteverdi, grazie all'aiuto di Vincenzo, riuscì a divenire uno dei migliori compositori del suo tempo e visse alla corte di Mantova per 25 anni, fino alla morte del duca. A Mantova scrisse, oltre ai più belli tra i [[Madrigale|madrigali]] e [[Mottetto|mottetti]] del [[Rinascimento]] italiano, la prima opera nella storia della musica, l'&nbsp;''[[Orfeo]]''.</ref>, sia l'architettoaltro importante cremonese architetto chiamato [[Francesco e Giuseppe Dattaro|Giuseppe Dattaro]], autore della sua residenza di caccia a [[Riserva naturale Bosco Fontana|Bosco Fontana]], nei pressi di [[Marmirolo]]. Fu chiamato a corte nel [[1592]] l'architetto cremonese [[Antonio Maria Viani]], che decorò alcune stanze del [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]] e costruì in città alcuni palazzi e le chiese di [[Chiesa di San Maurizio (Mantova)|San Maurizio]] e [[Chiesa di Sant'Orsola (Mantova)|Sant'Orsola]].
Per la rappresentazione delle opere il Duca costruì un teatro che poteva ospitare più di 1000 spettatori. L'edificio fu distrutto durante il [[Sacco di Mantova]]. Nelnel [[1603]], durante il suo viaggio di ritorno da [[Napoli]], il Duca si intrattenneintrattene a Livornolivorno in un incontro con il cardinale [[Pietro Aldobrandini|Aldobrandini]] con l'obiettivoobbiettivo di influire nella corte spagnola del reRe [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] alcon finel'obbiettivo di ottenere il titolo del Generalato del Mare o il Governatorato del Portogallo, progetto che purtroppo naufragò.
 
Vincenzo scoprì durante un viaggio nelle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]] il giovane [[Pieter Paul Rubens]] e lo condusse con sé a Mantova. Qui Rubens divenne pittore di corte e ricevette i suoi primi incarichi importanti e condusse la sua prima missione diplomatica alla corte spagnola. Fu ritrattista di corte anche il pittore fiammingo [[Frans Pourbus il Giovane]].
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Nel [[1609]] finanziò un'avventurosa spedizione in [[Perù]] dello [[speziale]] di corte, [[Evangelista Marcobruno]], alla ricerca del mitico [[Verme|gusano]]<ref>[https://books.google.it/books?id=pkC4AAAAIAAJ&q=Evangelista+Marcobruno&dq=Evangelista+Marcobruno&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjj7dSRvKDPAhWEbRQKHYNHCxMQ6AEIUDAI ''La Scienza a corte: collezionismo eclettico, natura e immagine a Mantova fra Rinascimento e manierismo''.]</ref>, un verme dalle proprietà afrodisiache<ref>[https://books.google.it/books?id=93coAQAAIAAJ&q=Evangelista+Marcobruno%2Bgusano&dq=Evangelista+Marcobruno%2Bgusano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj3jObNxKDPAhVGaRQKHYCoDHsQ6AEIOjAF ''Columbeis'', Volume 2;Volume 107.]</ref> che, opportunamente polverizzato, avrebbe dovuto restituire la perduta [[virilità]] al duca.<ref>{{en}}[https://books.google.it/books?id=LOqaBQAAQBAJ&pg=PA127&dq=Evangelista+Marcobruno&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjj7dSRvKDPAhWEbRQKHYNHCxMQ6AEIKzAC#v=onepage&q=Evangelista%20Marcobruno&f=false ''The Prince's Body: Vincenzo Gonzaga and Renaissance Medicine''.]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=-2poAAAAMAAJ&q=Evangelista+Marcobruno&dq=Evangelista+Marcobruno&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjj7dSRvKDPAhWEbRQKHYNHCxMQ6AEIOTAE ''I Gonzaga di Mantova: una stirpe per una capitale europea'', Volume 4.]</ref> Ma Vincenzo morí prima di poterlo sperimentare.<ref>[https://books.google.it/books?id=dvquisjv3soC&pg=PA446&dq=Evangelista+Marcobruno&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjj7dSRvKDPAhWEbRQKHYNHCxMQ6AEIHjAA#v=onepage&q=Evangelista%20Marcobruno&f=false ''El più soave et dolce et dilectevole et gratioso bochone: amore e sesso al tempo dei Gonzaga.'']</ref>
 
Nel [[1611]] il duca Vincenzo emanòemana un bando col quale comminavacommina punizioni a chi battezzassebattezza i bambini ebrei senza il consenso dei genitori<ref>[http://www.alterhistory.altervista.org/Italia/City/estrazionecity.php?inizio=1551&fine=1600&nomecampo=mantova&ante1000/ Cronologia di Mantova] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160310175042/http://www.alterhistory.altervista.org/Italia/City/estrazionecity.php?inizio=1551&fine=1600&nomecampo=mantova&ante1000%2F |data=10 marzo 2016 }}</ref>. Nelnel marzo del medesimo anno, alla morte della Duchessa di Mantova [[Eleonora de' Medici (1567-1611)|Eleonora de' Medici]] il Duca Vincenzo I Gonzaga, gli venne illustrato dal suo consigliere supremo di Stato [[Annibale Chieppio]] un piano per un secondo matrimonio dove tra le candidate sorprendentemente vi fu anche il ritorno di [[Margherita Farnese]] all'epoca col nome di suor Maura Lucenia, e questa candidatura sorprese molto la politica mantovana, la quale vedeva una giusta occasione per chiudere la «ferita» matrimoniale che venne fatta nei confronti della famiglia [[Farnese]].
 
Verso febbraio del [[1612]] il duca sidi ammalòammala di febbre acuta. Ripresosi,ripresosi per rispettare un voto si vestìveste con un abito bigio, simile a quello dei Francescani, ma una repentina ricaduta lo portòporta alla morteMorte nella notte del 18 febbraio, e con solenni esequie venne tumulato nella cripta della [[Basilica di Sant'Andrea (Mantova)|basilica di Sant’Andrea]]<ref>{{cita libro|||Sepolcri Gonzagheschi|2013||Mantova|curatore=Rosanna Golinelli Berto. Associazione per i monumenti domenicani}}</ref>, accanto alla moglie Eleonora.
Nel suo testamento aveva disposto di essere sepolto seduto su un trono in marmo con a fianco la sua spada.
 
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|}
 
== Vincenzo I Gonzaga nelnella cultura di cinemamassa ==
*Dalla pruriginosa vicenda del secondo matrimonio di Vincenzo I il regista [[Pasquale Festa Campanile]] trasse nel 1965 il film ''[[Una vergine per il principe]]'', nel quale [[Vittorio Gassman]] interpretava il duca e [[Virna Lisi]] la fanciulla Giulia Albizzi.
*Nel [[melodramma]] [[Rigoletto]] di [[Giuseppe Verdi]], il buffone è un personaggio di corte del duca di Mantova, quest'ultimo riconducibile a Vincenzo Gonzaga.<ref>[http://books.google.it/books?id=O00eCIb9buIC&pg=PA525&dq=rigoletto%2Bvincenzo+I+gonzaga&hl=it&sa=X&ei=hlcnUuaPNvKh7Aae_YHQDg&ved=0CE0Q6AEwBA#v=onepage&q=rigoletto%2Bvincenzo%20I%20gonzaga&f=false Julian Budden, ''Le opere di Verdi'' Vol. I, 1985, Torino.]</ref>
 
* il quarto duca di Mantova compare inoltre anche nel fumetto n.3188 di [[Topolino (libretto)|Topolino]] dove prende il nome di '''Mousenzo I''': in questa storia si immagina il protagonista [[Topolino]] insieme all' amico [[Pippo]] condotti alla sua presenza nella [[Camera degli Sposi]] da un soldato che li accusa di aver rubato un' oggetto molto prezioso. la vicenda si svolge nella Città di [[Mantova]] durante i preparativi della sua incoronazione<ref>[https://gazzettadimantova.gelocal.it/tempo-libero/2016/12/21/news/topolino-storia-su-mantova-1.14603199 Topolino, una storia su Mantova]</ref>.
== Vincenzo I Gonzaga nel melodramma ==
Nel [[melodramma]] [[Rigoletto]] di [[Giuseppe Verdi]], il buffone è un personaggio di corte del duca di Mantova, quest'ultimo riconducibile a Vincenzo Gonzaga.<ref>[http://books.google.it/books?id=O00eCIb9buIC&pg=PA525&dq=rigoletto%2Bvincenzo+I+gonzaga&hl=it&sa=X&ei=hlcnUuaPNvKh7Aae_YHQDg&ved=0CE0Q6AEwBA#v=onepage&q=rigoletto%2Bvincenzo%20I%20gonzaga&f=false Julian Budden, ''Le opere di Verdi'' Vol. I, 1985, Torino.]</ref>
 
== Note ==