Orthocoronavirinae: differenze tra le versioni
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[[File:3D_medical_animation_corona_virus.jpg|sinistra|miniatura|Modello di coronavirus visto in sezione]]
I coronavirus sono [[virus a RNA]] positivo dal diametro di circa 80-160 [[Nanometro|nm]]. Il nome del virus deriva dalla classica forma apprezzabile al [[microscopio elettronico a trasmissione]] a "corona". Questo aspetto è dato dalla presenza di "''spike''"<ref>Lett. "chiodino", "spuntone", "punta".</ref> (spicole) rappresentate dalla [[glicoproteina]] che attraversa il [[pericapside]], raggiungendo il [[
I coronavirus si attaccano alla [[membrana cellulare]] delle cellule bersaglio grazie alle loro proteine S che interagiscono con l'[[aminopeptidasi N]] della membrana. Alcuni coronavirus possono legare l'[[Acido N-acetilneuramminico|acido N-acetil neuraminico]] grazie all'espressione della [[glicoproteina E3]]. Non è chiaro se la penetrazione della cellula sia effettuata mediante fusione del [[pericapside]] con la [[Membrana cellulare|membrana plasmatica]] o per [[endocitosi]]. refkbrir|tradotto]]. La traduzione comporta la produzione di una [[RNA polimerasi|RNA-polimerasi]] RNA-dipendente ([[proteina L]]) che [[Trascrizione (biologia)|trascrive]] un RNA a singolo filamento negativo da cui poi è possibile ottenere nuovi RNA a filamento positivo del coronavirus, nonché le sette prrefrer4 rtbtrh 6ju37yj7iel [[reticolo endoplasmatico]]. Un [[Traslocatore (biologia)|traslocatore]] trasferisce i nuovi nucleocapsidi nel lume del [[reticolo endoplasmatico]]; successivamente da vescicole che costituiscono i nuovi virioni che possono essere rilasciati per [[esocitosi]].
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