François Duquesnoy: differenze tra le versioni

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Nel frattempo, l'artista ricevette numerose commissioni da parte di [[nobile (aristocrazia)|nobili]] e [[cardinale|cardinali]], tra le quali si annoverano un pregevole busto del cardinale Maurizio di Savoia ([[1635]]) e un rilievo con ''Concerto d'angeli'' ai [[Chiesa dei Santi Apostoli (Napoli)|Santi Apostoli]] di [[Napoli]].
 
Morì a Livorno nel 1643, durante il viaggio per raggiungere la [[Francia]] dove il cardinale de [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Richelieu]] l'aveva nominato scultore di corte; fu sepolto sotto l'altare di Sant'Andrea della [[Congregazione olandese alemanna|Nazione Olandese-Alemanna]] nella [[Chiesa della Madonna (Livorno)|chiesa della Madonna]].<ref>G.P. Bellori, ''Le vite de' pittori, scultori e architetti moderni'', a cura di Evelina Borea, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1976, p. 297.</ref><ref>G. Piombanti, ''Guida storica ed artistica della città e dei dintorni di Livorno'', Livorno 1903, p. 194. </ref><ref>P. Volpi, ''Guida del forestiere per la città e contorni di Livorno, utile ancora al livornese che brama essere istruito dei particolari della sua patria'', Livorno 1846 p. 162</ref>
 
La sua produzione influenzò la scultura [[Francia|francese]], [[Germania|tedesca]] e [[Paesi Bassi|olandese]] del [[XVIII secolo|Settecento]], e se da una parte rispetto al Bernini rappresentò un'antitesi di gusto purista, dall'altra lo stesso Duquesnoy evidenziò elementi berniniani, rientrando nella corrente accademica [[barocco|barocca]]<ref name="M"/>.