Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Cocullo): differenze tra le versioni

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→‎Descrizione: Descrizione chiesa, aggiornamento della liturgia di San Domenico causa terremoto 2009
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[[File:Santa Maria delle Grazie, Cocullo 1.JPG|thumb|left|L'interno]]
 
La chiesa è in posizione centrale nel paese, in piazza Madonna delle Grazie. Dal 2009 dopo il terremoto ospita la statua di [[San Domenico di Sora]], e le celebrazioni della festa patronale del 1 maggio, dato che il santuario di San Domenico, danneggiato, non è stato ancora restaurato.
 
== Descrizione ==
L'impianto originale dell'edificio risale al [[XIII secolo]] ma ha subito numerosi interventi che gli hanno conferito l'aspetto attuale. La [[facciata]] è arricchita da un [[rosone]], da un [[architrave]] scolpito che raffigura l'''[[Agnus Dei]]'' e da due [[statua|statue]] del [[XVI secolo]], poste in [[edicola|edicole]] che incorniciano un semplice [[portale]] rettangolare sovrastato da una [[lunetta]] ogivale, in passato affrescata. Un secondo [[portale]], anch'esso rettangolare, si trova sulla fiancata destra della [[chiesa (architettura)|chiesa]] e risale al [[1552]].
 
Al centro della lunetta da un rilievo dell'Agnus Dei medievale con la croce. Il portale è sormontato da una lunetta ogivale in origine affrescata, l'affresco è del XVI secolo, si riconosce a stento la Madonna col Bambino. La lunetta è sostenuta da colonne e capitelli ed elementi vegetali di foglie, affiancate da mensole d'imposta di cui la destra conserva la decorazione a carattere antropomorfo.
All'interno, pesantemente modificato nel [[XVIII secolo]], sono conservati degli [[affresco|affreschi]] cinquecenteschi raffiguranti la ''Crocifissione'', la ''Deposizione'' e un [[trittico]] con {{chiarire|[[sant'Antonio]]}}, [[Maria Maddalena]] e [[Sant'Amico di Rambona]].
 
Ai lati del portale sono presenti due lesene rettangolari del XVI secolo, con edicole rettangolari che terminano a tempietto
con cuspide, contenenti statue di santi, un elemento del tutto simile al portale monumentale di Nicola Salvitti del [[Duomo di San Panfilo]] a Sulmona. In asse col portale al centro di faccia si trova il rosone a raggiera medievale, con 8 colonnine e arcatelle trilobate a sesto acuto, collocate dentro una cornice ornata in foglie di palma intagliate.
 
L'interno della chiesa è a navata unica, diviso in quattro campate a sesto ribassato, i modo da formare profondi archi di divisione.
 
Lungo le pareti laterali in corrispondenza ci ciascuna campata ci sono una coppia di altari, nell'abside sono poste simmetricamente ai lati dell'altare coppie di nicchie con statue di santi.
 
All'interno, pesantemente modificato nel [[XVIII secolo]], sono conservati degli [[affresco|affreschi]] cinquecenteschi raffiguranti la ''Crocifissione'' (opera di un maestro diverso dal Trittico posto accanto, realizzato con maggiore cura dello stile manierista), la ''Deposizione'' e un [[trittico]] con {{chiarire|[[sant'Antonio abate]]}} (riconoscibile dal fuoco delle tentazioni sulla mano), [[Maria Maddalena]] e [[Sant'Amico di Rambona]], sempre in affresco.
 
Si grande pregio sono le statue barocche dedicate a san Nicola, Santa Maria del Rosario col Bambino, al lato dell'altare maggiore, di San Rocco e Sant'Antonio, nonché San Giuseppe col Bambino. Gli altari barocchi sono di scuola sulmonese, a tabernacolo con tre nicchie, decorate da fregi e motivi vegetali e umani, con putti angelici a testa alata e angeli con trombe. Il materiale è finto marmo e stucco dipinto. La nicchia maggiore accoglie la statua della Beata Vergine delle Grazie col Bambino, opera rinascimentale del XV secolo di scuola aquilana, che sembra ispirarsi alle opere di [[Silvestro di Giacomo]], molto proporzionata nei volti delle due figure.
 
Pregevole è la statua settecentesca di San Domenico, ritratto in abito nero di frate questuante,con una piccola nicchia sul.petto per accogliere la reliquia del dente, il santo regge con una mano il bastone da viaggio, con l'altra benedice.
 
Nel 1902 è stata dichiarata [[Monumenti nazionali italiani|monumento nazionale]].<ref>{{cita libro |url=https://archive.org/details/elencodegliedifi00ital |editore=Ministero della Pubblica Istruzione |titolo=Elenco degli edifizi Monumentali in Italia |città=Roma |anno=1902 |accesso=27 maggio 2016}}</ref>
 
==Liturgia di San Domenico abate ==
Dal 2009 a causa dei danni del terremoto al santuario di San Domenico, le celebrazioni si svolgono in questa chiesa, in occasione della festa patronale. Il 1 maggio di mattina si celebra la Santa Messa nella chiesa, dopo che i pellegrini suonano la campanella accanto la sacreatia tirando la corda coi denti, in segno di devozione verso il potere curativo del santo contro il mal di denti e il morso di cani rabbiosi.
 
Al termine della funzione la statua è portata fuori la chiesa e adornata con le serpi vive, tra cui i cervoni.
 
==Galleria d'immagini==