Castello Des Rives: differenze tra le versioni

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Il "castello des Rives", di cui oggi rimane solo un muro pericolante e la cappella castrense, viene documentato per la prima (e ultima) volta nel 1242, durante una ricognizione feudale. Secondo la tradizione castiglionense il maniero era posseduto dall'ordine dei Templari, ipotesi che non è da escludere, vista la probabile presenza in Valle D'Aosta di ordini ospedalieri quale il loro e quello dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Sull'odierna collina di Saint-Clair sorgeva, a quel tempo, un vero e proprio borgo superiore per dimensioni, secondo la leggenda, al vicino borgo di Castiglione (=[[Chatillon (Italia)|Chatillon]]).
Il borgo venne cancellato, secondo lo storico aostano
Jean-Baptiste de Tillier, da un'esondazione della Dora Baltea, che spinse i sopravvissuti ad andare ad abitare nella più sicura Castiglione. Il castello venne poi successivamente disabitato e, col tempo, cadde in rovina e venne probabilmente utilizzato come cava. Non esistono, infatti, altre documentazioni del maniero posteriori al 1242. Oltre al muro, rimase in piedi solo la cappella castrense, situata più a monte, che doveva essere dedicata a "Notre Dame du Châtelard". La chiesetta tipicamente romanica andò a degradarsi nei secoli fino a quando, nel 1663, venne distrutta e ne venne ricostruita una completamente nuova su commissione di Alessandro Beffa, un borghese castiglionense molto pio che costruirà anche la cappella della Madonna delle Grazie alla fine dell'antico ponte romano. Viene intitolata a Saint-Clair.
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