Carbonia: differenze tra le versioni

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Fu così che nel [[1937]], nei pressi della [[miniera di Serbariu]], iniziarono i lavori per l'edificazione di Carbonia<ref>{{cita|Peghin, Sanna|p.42}}</ref>, fortemente voluta dal regime [[Fascismo|fascista]]. Precisamente il giorno della fondazione del centro comunale viene fatto risalire al 9 giugno di quell'anno, anniversario della prima visita del capo del governo fascista, Benito Mussolini, al centro carbonifero di Bacu Abis (destinato a divenire frazione mineraria di Carbonia, molto simile ad [[Arsia]], in [[Istria]]), avvenuta due anni prima nella stessa data (le due città, oltre all'altro centro minerario istriano di [[Albona]], sono oggi gemellate). La rituale cerimonia della fondazione di Carbonia, con le tipiche celebrazioni del regime di quel periodo, si realizzò, in presenza delle diverse autorità civili, militari e religiose, con la posa della prima pietra e di un astuccio contenente una pergamena (con i nomi dei partecipanti al rito battesimale della nuova città) nel fosso delle fondamenta della torre Littoria, ora torre Civica, primo edificio costruito in città sul monte Fossone.
 
Un efficace spaccato di ció che fu la costruzione di Carbonia e delle realtà umane che vi contribuirono, affrontando non poche difficoltà, si trova nel romanzo « Terra del Carbone » di [[Valerio Tonini]] <ref>{{Citacita Libro|Tonini V., Terra del Carbone, Modena, Guanda, 1943; ristampa Xedizioni, con prefazione di Sabrina Sabiu}} </ref>, ingegnere che prese parte all’impresa in prima persona con la ditta edile di cui era titolare.
 
La costituzione del comune di Carbonia fu stabilita con [[Regio Decreto]] numero 2189 del 5 novembre [[1937]]<ref>{{cita|Carta 1986|p. 23}}</ref>. Secondo l'articolo 1 del suddetto Decreto si prevede l'istituzione del comune di Carbonia con capoluogo nel villaggio minerario in località monte Fossone, la cui circoscrizione comprende l'intero territorio del comune di Serbariu (che fu soppresso), nonché alcune parti dei territori dei comuni di Gonnesa e di Iglesias.