Orgoglio e pregiudizio: differenze tra le versioni
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* '''[[Elizabeth Bennet]]''': protagonista femminile del romanzo, ragazza intelligente e brillante. Non ancora ventunenne, è capace di scandalizzare con la sua impertinenza e di godere della comicità delle cose grazie all'ironia e alle battute taglienti. Secondogenita dai coniugi Bennet, si ritrova innamorata del signor Darcy più o meno alla fine, quando lo rivede per la prima volta a Pemberley; mentre inizialmente si era basata sui pregiudizi che aveva su di lui, che l'avevano portata a considerarlo antipatico, troppo orgoglioso, quasi vanitoso e arrogante, a Pemberley scopre in lui un individuo dal carattere amabile e determinato. Alla fine si sposano. Lizzie riceve in tutto tre richieste di matrimonio, una dal signor Collins e due dal signor Darcy, che infine sposerà. Diventerà amica di sua cognata Georgiana.
* '''[[Jane Bennet]]''': primogenita della famiglia Bennet, è ovunque stimata per la sua bellezza , dolcezza e la bontà del suo carattere. Si innamora abbastanza facilmente, perché non riesce a vedere i difetti delle persone essendo troppo buona e gentile. Non è per nulla vanitosa come invece sono le due sorelle minori. Infine si innamora e sposa Charles Bingley.
* '''[[Fitzwilliam Darcy]]''': ricco gentiluomo, con una rendita di oltre 10.000 sterline l'anno, è proprietario dell'immensa tenuta di Pemberley nel Derbyshire. Dal carattere sprezzante e orgoglioso, è però un
* '''Signor Bennet''': gentiluomo flemmatico e indolente di Longbourn. Molto simpatico ma impertinente e disilluso nei confronti del genere umano. Nonostante ammetta di non essersi occupato sufficientemente delle sue figlie, è particolarmente legato a Elizabeth e a Jane. Giudica le sue figlie minori sciocche e civette.
* '''Signora Bennet''': donna sciocca e invadente. La sua unione con il Signor Bennet non le concede molte gioie, così riversa il suo impegno nel tentativo di trovare marito alle figlie, mettendo in mostra la pochezza del proprio carattere. Parla troppo e anche solo la metà di quel che dice fa vergognare le figlie maggiori ed il marito.
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