Adorazione dei Magi (Gentile da Fabriano): differenze tra le versioni
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==Storia==
Nel [[catasto]] fiorentino del [[1427]], il primo della storia, [[Palla Strozzi]] risultava essere il cittadino più facoltoso della città. La pala d'altare di Gentile venne da lui commissionata non appena quest'ultimo giunse a [[Firenze]] (ospitato nelle stesse case degli Strozzi), nel [[1420]]<ref name=F173>De Marchi, cit., pag. 162.</ref> ed era destinata alla nuova cappella nella [[basilica di Santa Trinita]] che [[Lorenzo Ghiberti]] stava terminando in quegli anni. Terminato tre anni più tardi, con l'aiuto dei pittori venuti al suo seguito quali [[Arcangelo di Cola]] da [[Camerino]], [[Giovanni da Imola]] e [[Michele d'Ungheria]]<ref
Nel [[1806]], durante le soppressioni napoleoniche, la tavola venne spostata in un deposito, per venire poi trasferita nel [[1810]] alla [[Galleria dell'Accademia]], per l'istruzione dei giovani allievi. Nel [[1812]], durante le [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche del Granducato di Toscana]], venne privato dello scomparto della predella con la ''[[Presentazione al Tempio (Gentile da Fabriano)|Presentazione al tempio]]'', che da allora si trova al [[Museo del Louvre]] (agli Uffizi è presente una copia)<ref>La copia presente oggi agli Uffizi fu realizzata dal pittore Diomede della Bruna.</ref>. Nel [[1919]] la pala approdò alla galleria fiorentina con una copia della predella al posto dell'originale.
==Descrizione==
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