Lucia Bosè: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:Dominguin Bose.jpg|thumb|left|Lucia Bosè con l'allora marito [[Luis Miguel Dominguín]]|205x205px]]
Lucia, figlia di Domenico Borloni e Francesca Bosè<ref name=il_giorno>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/coronavirus-morta-lucia-bose-1.5079013|titolo=Coronavirus, morta l'attrice Lucia Bosè|sito=IL GIORNO - MILANO|data=23 marzo 2020|accesso=24 marzo 2020|urlarchivio=https://archive.today/20200324110832/https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/coronavirus-morta-lucia-bose-1.5079013|dataarchivio=24 marzo 2020|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.myheritage.it/names/domenico_borloni |titolo=Copia archiviata |accesso=24 marzo 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200324131210/https://www.myheritage.it/names/domenico_borloni |dataarchivio=24 marzo 2020 |urlmorto=no }}</ref> era una commessa milanese della famosa ''Pasticceria Galli''<ref>{{Cita web |url=http://www.archivioflaviobeninati.com/2011/08/lucia-borloni/ |titolo=Archivio Flavio Beninati |accesso=26 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170803053337/http://www.archivioflaviobeninati.com/2011/08/lucia-borloni/ |dataarchivio=3 agosto 2017 |urlmorto=sì }}</ref><ref name=il_giorno /> quando fu notata dal regista [[Luchino Visconti]]. Le porte del cinema si aprirono dopo il [[1947]] grazie alla vittoria del concorso [[Miss Italia]] a [[Stresa]]<ref name=il_giorno />. Alla stessa edizione parteciparono altre concorrenti divenute poi famose attrici: [[Gianna Maria Canale]], [[Gina Lollobrigida]] (classificatesi rispettivamente seconda e terza), [[Silvana Mangano]] ed [[Eleonora Rossi Drago]], (che fu poi esclusa perché sposata e madre).
 
Superò il provino per ''[[Riso amaro]]'' ma l'opposizione della famiglia la costrinse a rinunciare al film. Partecipò comunque ad alcune pellicole che segnarono l'affermazione del neorealismo italiano, come ''[[Non c'è pace tra gli ulivi]]'' ([[1950]]) di [[Giuseppe De Santis]], ma soprattutto ''[[Cronaca di un amore]]'' ([[1950]]) di [[Michelangelo Antonioni|Antonioni]] per il quale fu anche ''[[La signora senza camelie]]'' ([[1953]]). In questo primo periodo fu diretta anche da [[Luciano Emmer]] e [[Citto Maselli|Francesco Maselli]] partecipando inoltre a diverse pellicole brillanti a fianco del suo primo fidanzato [[Walter Chiari]]<ref name=il_giorno />. Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un popolare personaggio da rotocalco. Tornò sugli schermi alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], per lo più in ruoli secondari in pellicole quali ''[[Sotto il segno dello scorpione]]'' dei [[Paolo e Vittorio Taviani|Taviani]]; ''[[Metello (film)|Metello]]'' di [[Mauro Bolognini]], ''[[Fellini Satyricon]]'', di [[Federico Fellini]].