186º Reggimento paracadutisti "Folgore": differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 78:
Il plotone esplorante della compagnia 11ª può essere usato come "Unità di coronamento per le Operazioni Speciali" (TIER3) in supporto nelle operazioni della [[Forze speciali italiane]] (TIER 1)<ref>[http://www.brigatafolgore.com/brigata-paracadutisti-folgore.html BrigataFolgore.com: La Brigata Paracadutisti Folgore oggi].</ref> ed effettua lanci con tecniche di caduta libera con procedura [[HALO (paracadutismo)|HALO]], oltre al tipico lancio con fune di vincolo.<ref name="Analisi Difesa">[http://www.analisidifesa.it/2013/04/eagle-eye-la-nuova-folgore-si-addestra-coi-britannici/ Eagle Eye: La “Nuova” Folgore Si Addestra Coi Britannici - Analisi Difesa<!-- Titolo generato automaticamente -->].</ref>
 
All'interno del battaglione vi sono inoltre diverse squadre di esploratori, team di scorta, unità "jtac"JTAC e [[Tiratore scelto|tiratori scelti]].
 
== Storia ==
[[File:Tantillo.jpg|left|thumb | Il Colonnello Pietro Tantillo, comandante del 186º Reggimento, prima della partenza per El-Alamein]]
Il 1º settembre 1941 si costituisce, presso la Regia Scuola Paracadutisti dell'Aeronautica in [[Tarquinia]] (VT), il 2º Reggimento paracadutisti, al comando del Colonnello Pietro Tantillo. Il reggimento è costituito da: Comando, Compagnia cannoni da 47/32, V, VI e VII Battaglione paracadutisti. È inquadrato nella Divisione paracadutisti di nuova costituzione, unitamente ai Reggimenti 1º Paracadutisti e Artiglieria. A tali unità si unisce, il 10 marzo 1942, anche il 3º Reggimento paracadutisti. Il 27 luglio 1942, in pieno trasferimento per l'impiego in Africa Settentrionale, la grande unità prende il nome di [[185ª Divisione paracadutisti "Folgore"|185ª Divisione di fanteria "Folgore"]], ed i reggimenti vengono a loro volta ridenominati. Il 2º Reggimento Paracadutisti diviene 186º Reggimento fanteria "Folgore".
 
Il reggimento è costituito su tre battaglioni: V btg. (13ª, 14ª e 15ª cp.) al comando del Magg. Giuseppe Izzo, VI btg. (16ª, 17ª e 18ª cp.) al comando del Magg. Giovanni Taffiorelli e VII btg. (19ª, 20ª e 21ª cp.) al comando del Ten. Col. [[Carlo Marescotti Ruspoli di Poggio Suasa|Carlo Marescotti Ruspoli Principe di Poggio Suasa]] che, da 1 marzo 1942, lo cederà al Cap. Carlo Mautino de Servat.
* Comando e Plotone Comando;
 
* Compagnia cannoni da 47/32;
 
* V Battaglione paracadutisti (Magg. Giuseppe Izzo): compagnie Comando, 13ª, 14ª e 15ª;
* VI Battaglione paracadutisti (Magg. Giovanni Taffiorelli): compagnie Comando, 16ª, 17ª e 18ª;
* VII Battaglione paracadutisti (Ten. Col. Marescotti Carlo Ruspoli Principe di Poggio Suasa a cui subentra, dal 1° marzo 1942, il Cap. Carlo Mautino de Servat, detto “il Mau”): compagnie Comando, 19ª, 20ª e 21ª.
 
È inquadrato nella Divisione paracadutisti di nuova costituzione, unitamente ai Reggimenti 1º Paracadutisti e Artiglieria. A tali unità si unisce, il 10 marzo 1942, anche il 3º Reggimento paracadutisti. Nella primavera del 1942 il reggimento, unitamente a tutta la Divisione, inizia l’approntamento per l’operazione “C3”, la presa d’assalto con aviolancio della roccaforte britannica di Malta. A tale scopo si trasferisce presso Ceglie Messapica, in Puglia, in quanto l’area, oltre a ricalcare le caratteristiche del terreno dell’isola maltese, ospita anche gli aeroporti dai quali si sarebbe dovuta condurre l’operazione avioportata. A inizio dell’estate del 1942 l’evoluzione della situazione sul fronte in Africa Settentrionale (A.S.) porta alla cancellazione dell’operazione avioportata e arrivano nuovi ordini per rinforzare il dispositivo dell’Asse schierato in Egitto, alle dirette dipendenze del Maresciallo Rommel. Il 27 luglio 1942, in pieno trasferimento per l'impiego in Africa Settentrionale, la Divisione paracadutisti prende il nome di [[185ª Divisione paracadutisti "Folgore"|185ª Divisione di fanteria "Folgore"]], ed i reggimenti vengono a loro volta ridenominati. Il 2º Reggimento Paracadutisti diviene il 186º Reggimento fanteria "Folgore". Il 2° Reggimento paracadutisti viene trasferito per via ferroviaria, per aliquote di battaglione, dalla Puglia ad Atene (Grecia), attraverso i Balcani, poi, via aerea, all’aerocampo di Bu Amud presso Tobruk. Per ordine dello stesso Rommel, i battaglioni di paracadutisti italiani che progressivamente si rendono disponibili in terra africana vengono immediatamente inviati in linea in ordine distribuito, per tamponare le precarietà del fronte. Di conseguenza il 186° reggimento, come le altre unità della Divisione, non trova inizialmente un impiego unitario.
 
Nella [[Seconda battaglia di El Alamein|battaglia di El Alamein]], sotto il comando del Colonnello paracadutista Pietro Tantillo, il reggimento è investito il giorno 24 ottobre da violenti attacchi da parte del 1º e 2º battaglione della [[Legione straniera francese]].