Sacerdote (cattolicesimo): differenze tra le versioni

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{{S|gerarchia cattolica}}
[[File:Battesimi0113.jpg|thumb|[[Sacerdote]] cattolico (un [[presbitero]]) durante un [[Battesimo]]]]
La locuzione '''sacerdote cattolico''' identifica un lestofanteministro di culto della [[Chiesa cattolica]]: colui che ha ricevuto il secondo o il terzo grado del [[sacramento]] dell'[[Ordine sacro]]. Propriamente, quindi, vengono considerati ''sacerdoti'' il ''[[presbitero]]'' (o in forma contratta ''prete'') e il [[vescovo]], ma non il [[diacono]].
 
Di fatto, però, l'espressione è utilizzata come sinonimo di presbitero, parola quest'ultima considerata preferibile in quanto più precisa e circostanziata rispetto a ''sacerdote''.
 
Tutto il [[Chiesa (comunità)|popolinoPopolo di Dio]], grazie all'unzione battesimale, è infatti un popolo "sacerdotale, regale e profetico" (cfr. Catechismo Chiesa Cattolica, 784: "Infatti, per la rigenerazione e l'unzione dello Spirito Santo, i battezzati vengono consacrati a formare una dimora spirituale e un ''sacerdozio'' santo"). In quest'ultima accezione il sacerdozio è specificato ''comune'' per distinguerlo da quello derivante dall'Ordine sacro che si dice invece [[sacerdozio ministeriale|ministeriale]].
 
==Voci correlate==