Parete valsesiana del Monte Rosa: differenze tra le versioni

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Sempre nel 1940 vengono aperte altre due nuove vie sulla parete sud della [[Punta Parrot]], facente anch'essa parte della parete valsesiana del Monte Rosa. La prima viene salita il 14 agosto da Giulio della Giulia, Francesco Barchietto, Carlo Giossani e Giovanni Antonioli.<ref>{{cita|Saglio e Boffa|p. 237|monterosa}}.</ref> La seconda, denominata ''via degli Alpini'' è aperta il 5 settembre dal tenente Arnaldo Adami e dai caporali Ferdinando Gaspard e Abele Passion.<ref>{{cita|Saglio e Boffa|p. 238|monterosa}}.</ref>
[[File:PiramideVincent0001.jpg|thumb|upright=1.1|left|[[Piramide Vincent]]]]
 
=== Nuove vie aperte nel dopoguerra ===
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Nel luglio del 1997, sempre la medesima cordata, apre un nuovo itinerario nella zona forse più selvaggia della parete valsesiana del Monte Rosa, quella compresa tra il Pilastro Vincent m.4050 e il [[Corno Nero]] m.4322.
La via, denominata "Karma", è un itinerario di ampio respiro, in ambiente molto severo. Attacca superando una cengia (IV+) con scarse possibilità di protezione, risale quindi una goulotte di ghiaccio molto stretta, con inclinazione tra i 70° e gli 80° e supera nella parte alta passaggi su roccia dal V al VI. (TD+).
[[File:Punta_Parrot_002.JPG|thumb|upright=1.1|left|[[Punta Parrot]]]]
 
L'anno successivo è il momento per un'altra grande impresa, sempre ad opera delle guide di [[Alagna Valsesia]]; Paolo Paglino, Michele Cucchi e Armin Fisher compiono nel 1998, la prima invernale di "Africa Nostra".