Battista (Disney): differenze tra le versioni

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Questa figura, a volte anche chiamata già "Battista", accudisce soprattutto la villa e, nelle storie italiane, il palazzo di Paperone, il luogo più utilizzato nelle storie di realizzazione italiana durante gli [[Anni 1960|anni sessanta]] quando negli Stati Uniti Barks stava perfezionando il concetto del deposito di denaro. Tra gli autori che lo utilizzarono maggiormente in questa mansione nella versione di Barks, ci furono [[Luciano Bottaro]] e [[Romano Scarpa]].
 
Sarà poi un allievo di quest'ultimo, [[Rodolfo Cimino]], a ridefinire graficamente il personaggio in quella che diverrà la versione definitiva; Cimino introdusse una nuova versione del personaggio nella storia ''[[Zio Paperone e l'angolare di sicurezza]]'' (disegnata da [[Massimo De Vita (fumettista)|Massimo De Vita]], ''[[Almanacco Topolino]]'' n. 125 del 1º maggio [[1967]]); questa versione viene considerata una evoluzione del personaggio ideato da Barks e noto in Italia come Firmino.<ref name=":0" />
 
In questa versione il personaggio è sempre pelato ma Cimino ne infoltisce i capelli dietro le orecchie e ne allunga il naso. Sempre perfettamente in ordine e con lo stile [[Gran Bretagna|britannico]], Battista è anche l'addetto al [[tè]] (spesso e volentieri, infatti, viene coinvolto nelle imprese di Paperone insieme a un carrello con tutto l'occorrente per la preparazione della bevanda), possibilmente utilizzando per svariate volte la stessa bustina, alle pulizie e alla cucina. La sua fisionomia definitiva viene caratterizzata, comunque, da un altro allievo di Scarpa, [[Giorgio Cavazzano]], che allunga i pochi capelli del maggiordomo (vedi, ad esempio, ''[[Zio Paperone e il ricupero... armato]]'', su ''Topolino'' n. 904).
 
Successivamente è stato protagonista di alcune storie e non più semplice comprimario di Paperone.
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In una storia viene narrato che Battista ha un fratello gemello che fa l'astronauta. In un'altra storia si scopre che ha un cugino di nome Vincenzo, rimasto stupito dalla vita austera che si conduce al Deposito (che lui credeva completamente automatizzato)<ref>"Battista e l'economia domestica", Topolino n. 2364, 20 marzo 2001</ref>, e una zia napoletana di nome Evarista.<ref>"Zio Paperone e il maggiordomo partenopeo", Topolino n. 3205, 26 aprile 2017</ref>
 
Battista, più volte, ha affermato di non essere pagato. Una sola volta, dopo essere stato alle dipendenze di Amelia in "[[Zio Paperone e la meravigliosa ciabatta|''Zio Paperone e la meravigliosa ciabatta'']]" ha chiesto a Paperone di mantenere, dopo le dimissioni di Amelia, l'aumento di stipendio. Tale aumento verrà poi perso dopo che rivelerà in "[[Topostorie|''TopoStorie: Dal Vesuvio con furore'']]" gli eventi di "[[Amelia e l'incubo della Numero 1|''Amelia e l'incubo della Numero 1'']]".
 
È di origini [[Grecia|greche]].<ref>"Paperino e la clava di Ercolino", Topolino n. 1911, 12 luglio 1992</ref>